CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER SALVARE IL PLURALISMO DELL’INFORMAZIONE
Mauro Mosconi | 14 maggio 2020

Il Presidente della Federazione Italiana Editori Andrea Riffeser Monti ha lanciato una proposta al Governo per poter far fronte alla grave crisi che sta attraversando il settore dell’editoria, sulla scorta degli interventi messi in campo dagli altri paesi europei che hanno già previsto aiuti diretti a fondo perduto alla stampa “È necessario oggi un contributo a fondo perduto per le aziende editoriali in percentuale della drastica riduzione dei ricavi pubblicitari. Chiediamo al Governo un fondo del valore di 400 milioni di euro per i giornali che si impegnano ad offrire entro settembre spazi di comunicazione per il rilancio del Sistema Italia: alle imprese, per la pubblicità e la ripresa dei consumi, e alle istituzioni, per la comunicazione ai cittadini.”

Questa la proposta della federazione per evitare la chiusura di molte imprese editoriali, la perdita di posti di lavoro e il rischio concreto di una desertificazione del panorama dell’informazione e del pluralismo.

Riffeser ha infatti osservato come nel primo semestre di quest’anno sia preventivabile una perdita di circa 403 milioni di euro per il calo degli investimenti pubblicitari e dei ricavi da vendita e che gli strumenti varati con il decreto “Cura Italia”, e quelli allo studio per il prossimo decreto, consentirebbero di attenuare i pesanti effetti della crisi in atto, ma non sono sufficienti a fronteggiare la gravità della crisi.

Il Presidente della federazione è inoltre convinto che per far fronte ad un’effettiva ripresa delle attività e per evitare la chiusura di molte imprese editoriali, siano poi indispensabili le seguenti ulteriori misure:

a) rapida attuazione della direttiva sul diritto d’autore con il riconoscimento di un diritto connesso agli editori;

b) contrasto efficace a tutte le forme di pirateria;

c) liberalizzazione delle vendite e sostegno alla rete distributiva della stampa

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