Sembrava impossibile e invece il miracolo è avvenuto. Al Leipzig Stadium di Lipsia si è giocata Croazia -Italia, terza partita azzurra del girone B degli Europei 2024, dove alla squadra di Luciano Spalletti bastava un pareggio per continuare il sogno europeo. E quel pareggio è avvenuto al 98 minuto. Ma andiamo con calma.

Dopo un primo tempo in cui le occasioni si sprecano e in cui l'Italia avrebbe potuto decisamente fare di più, perdendo importanti opportunità per segnare, arriva il goal di Modrić durante il secondo tempo, al 55', dopo aver sbagliato poco prima il rigore contro Donnarumma. Giubilio croato che butta giù il morale Azzurro e lancia l'Italia a rotta di collo verso la sconfitta. Grandi occasioni, tanti tentativi, ma ancora niente, fino all'improbabile rimonta e al goal di Zaccagni al 98 minuto che blocca il match sull'1-1 e regala agli Azzurri il passaggio agli ottavi di finale.

Una partita in cui l'Italia mette in campo uno schema di gioco manchevole di grinta e di iniziativa, fatto troppi passaggi e ritiri verso l'interno della propria area. Un gioco timoroso che, come dimostra l'intraprendenza di gioco del secondo tempo, può anche essere ignorato, ma che deve essere completamente rivoluzionato se si vuole puntare a fare di più contro squadre più dure e tenaci. 

Ma l'Italia va comunque avanti, un passo (indietro) alla volta, in attesa di scontrarsi contro l'avversaria Svizzera, giocandosi l'accesso ai quarti di finale, il 28/06 all'Olympiastadion di Berlino, città dove nel lontano 2006 gli Azzurri di Lippi conquistavano il loro quarto titolo mondiale. Un'Italia diversa quella di allora, fatta di grandi campioni. Manca proprio quell'Italia.