Scuola
Italia chiama Europa, il futuro degli studentati al 2030
ANDISU ha partecipato all'evento indetto da Scenari Immobiliari in collaborazione Re.Uni per parlare del futuro delle residenze università fra opportunità e nuove sinergie
Redazione | 30 luglio 2024

Un convegno per parlare dello sviluppo dello student housing, alla luce del bando pubblicato dal MUR che pone l’obiettivo di realizzare 60mila nuovi posti alloggio entro il 2026, aprendosi anche al settore privato. 

L’evento è stato organizzato a Milano da Scenari Immobiliari con la collaborazione di Re.Uni per presentare a una platea di stakeholder composta da gestori privati delle residenze universitarie, Dirigenti del Ministero dell’Università e della Ricerca e rappresentanti del mondo del diritto allo studio il rapporto “Lo student housing da mercato di nicchia a comparto maturo”. 

A partecipare all’incontro per condividere riflessioni sulle opportunità e sul cambiamento del settore delle residenze universitarie è stata anche ANDISU, con il Presidente Alessandro Ciro Sciretti che ha tenuto un intervento nel corso di un panel dedicato.

L’incontro si è tenuto presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, situata in Viale Pasubio, 5, giovedì 11 luglio scorso. 

A presentare il rapporto sull’housing universitario è stata Erica Gerosa, Project Manager di Scenari Immobiliari. Al suo intervento è seguito un panel dove sono intervenuti i tre principali player del settore: Camplus, CampusX e Joivy.

Successivamente si è passati alla discussione del bando del MUR che prevede, grazie a un finanziamento con fondi PNRR di ben 1,2 miliardi di euro, l’obiettivo di realizzare in due anni ben 60mila nuovi posti alloggio. 

Dopo l’intervento dell’ex Presidente di ANDISU e oggi Dirigente del MUR, Alessio Pontillo, a prendere la parola è stato il Presidente di ANDISU, Alessandro Ciro Sciretti, 

che ha sottolineato gli obiettivi posti dal bando PNRR e come rendere più efficace la collaborazione fra enti dsu, il Ministero ma anche con soggetti privati quali gli operatori del settore residenziale. 

Nel discorso, il Presidente Sciretti ha sottolineato l’importanza di allargare la platea dei beneficiari ai servizi di diritto allo studio anche alla cosiddetta classe media e non solo agli studenti con ISEE più basso in quanto anche i primi, purchè capaci e meritevoli (come sancito dall’art.34 della Costituzione), possono riscontrare difficoltà nel proseguire gli studi nelle città universitarie dati gli alti prezzi degli affitti. Ben vengano quindi tutte le misure atte a calmierare i costi di affitto. 

Il bando del Ministero prevede infatti che il 30% del finanziamento sia destinato agli organismi del diritto allo studio e la restante percentuale dovrà rispettare il costo di mercato. Come sottolineato da Sciretti:

Abbiamo lavorato molto con il Ministero per le condizioni che sono alla base di questo bando che rappresenta il più importante intervento di sempre sul tema delle residenze. Rappresenta quindi un elemento straordinario e come tale bisogna riflettere sul futuro e su come cambiare l’approccio alla residenzialità. Il bando introduce per la prima volta uno strumento che tende a calmierare i prezzi, strumento utile per la cosiddetta fascia media degli studenti. Fino a oggi infatti i servizi dsu si riferivano soprattutto a coloro con ISEE basso, ma vanno tenuti in considerazione nella platea dei capaci e meritevoli anche a chi ha un reddito familiare un po’ più alto. Questo bando può aprire scenari futuri interessanti. Attraverso uno strumento di finanziamento pubblico ci si va a rivolgere non solo ai beneficiari come gli studenti universitari ma a una platea di stakeholder interessati”. 

ANDISU si sta impegnando inoltre a sensibilizzare sull’opportunità di finanziare tutti gli organismi di diritto allo studio, anche quelle realtà territoriali più piccole, per non perdere l’occasione di avere quel 30% dei posti previsti dal bando. 

L’incontro, conclusosi in tarda mattinata, ha rappresentato quindi un’occasione di confronto su come affrontare, fra stakeholder, i prossimi passi per rispondere alla domanda crescente di posti letto avanzata dagli studenti fuorisede, sfruttando le opportunità del PNRR e delle sinergie fra privati. 

 

Commenti