Scuola, fra una settimana in Italia ripartono le lezioni. Come sempre le riaperture dei plessi scolastici variano da regione a regione con quelle del Nord Italia che tendono a rientrare in classe prima rispetto alle regioni meridionali. Ogni Regione, infatti, delibera il proprio calendario con all’interno della stessa alcuni casi in cui l’inizio può cambiare (in base alle esigenze locali, amministrative, richieste del collegio docenti).
Il ministero dell’Istruzione pubblica ogni anno il calendario nazionale che comprende l’elenco delle festività religiose, la data di partenza dell’esame di Stato e l’indicazione dei giorni in cui si dovranno svolgere le diverse prove. Queste date sono uniformi per tutti. Lo step successivo, una volta avuto il calendario ministeriale, passa agli assessorati delle amministrazioni regionali che, a loro volta, in base ad alcuni fattori come il clima e le temperature medie, le feste tradizionali e usanze locali, apportano delle modifiche sul giorno di inizio e su quello di chiusura dell’anno scolastico, a livello appunto regionale.
L’ultima parola poi spetta però al singolo Istituto che, attraverso il collegio d’Istituto, può apportare ulteriori cambiamenti. Da cosa dipendono questi ultimi? Per esempio alcuni istituti applicano ore di lezioni da 50 minuti e non da 60 e per recuperare le ore necessitano di giorni aggiuntivi. Altri fattori che possono influenzare le date dipendono dalla località nella quale si trova la scuola (che può essere o meno soggetta nel corso dell’anno a chiusure forzate per cause metereologiche) e anche alle eventuali feste e impegni locali. La scuola gode infatti di autonomia scolastica grazie al DPR 275/99.
In linea generale comunque il calendario dell’avvio dell’anno scolastico è stato stabilito e i primi a rientrare in classe saranno, giovedì 5 settembre, gli alunni della regione autonoma di Bolzano, seguiti, quattro giorni dopo, dagli studenti del resto della regione.
L’11 settembre la campanella suonerà per altre regioni del nord Italia come Veneto, Valle d’Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, ma anche Umbria e Marche.
Giovedì 12 settembre riaprono i plessi scolastici della Lombardia, Campania, Molise e anche nelle isole Sicilia e Sardegna.
Fanalino di coda le studentesse e gli studenti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Puglia e Toscana che torneranno sui banchi scolastici lunedì 16 settembre.
Entro la metà di settembre tutti torneranno in classe, nonostante la proposta che era stata avanzata, nelle ultime settimane, da parte dell’Anief, Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori, che aveva proposto di riaprire la scuola a ottobre dato il caldo torrido che ha investito tutto il nostro paese durante l’estate 2024. Proposta che, per ora, non ha avuto seguito, nonostante le temperature, in alcune località dello stivale, siano intorno ai 35 gradi e molte scuole restano sprovviste di climatizzatori o impianti di condizionamento adeguati.