...and No!
Greta Pieropan | 17 ottobre 2011
Da un lato il brio del “sì” deciso alla vita, dall’altro la frenesia del dover dire sempre sì. Lo spot Citroen ci vuole insegnare a dire “no”. In una girandola di situazioni diverse, che si susseguono alla velocità della luce, l’unica parola costante è “Sì” perché, dice la voce fuori campo, “noi siamo degli Yes Man”. E allora: vuoi lavorare nel fine settimana? Sì. Esegui gli ordini come un soldatino. Sì. Vuoi venire a fare shopping con me? Sì. Ammetto che il trucco dell’inquadratura che si sposta mentre la voce dice: “Muovi la testa su e giù!” è geniale, ma ovviamente quale miglior immagine se non un branco di pecoroni proprio all’inizio dello spot? A completare il quadro, ogni volta che appare la scritta “yes” o “sì” si materializzano giochi ipnotici, come cerchi concentrici che cambiano colore, accompagnati da applausi di uomini dallo sguardo perso, quasi fossero telecomandati. Infine, anche la televisione, evidentemente simbolo di conformismo, lancia il messaggio: sì. Insomma, uno scenario da 1984, in cui la risposta è sempre “sì”, anche quando la voce fuori campo chiede se una persona voglia amore, soldi, potere: (dovremmo forse dire “no” all’amore?). Alla fine il ritmo cambia - e meno male perché le immagini psichedeliche hanno già provocato numerosi mal di testa: “Se provassi a dire No?”. Se dici “no” alle regole e “no” al conformismo scopri come è bella questa auto e come è bello essere diverso dagli altri. Va bene, signori della Citroen, dirò “no”. Ma ora che mi avete insegnato a dire “no”, cosa devo rispondere alla domanda: “vuoi comprare quest’auto?”
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