Daily tour. Scorcio a colori del capoluogo ligure
Savona: anziana, ma non troppo
All’anagrafe è il capoluogo più “vecchio” d’Italia, ma la città nasconde un’anima giovane, che ha voglia di divertirsi. E qualche volta ci riesce
Alessio Boggero, Giovanni Mori, Luca Di Cursi, Caterina Vercelli | 2 febbraio 2012
Come vive un giovane a Savona la propria routine quotidiana? La città, verso le sette e mezzo, improvvisamente si popola. Studenti di ogni etnia arrivano in centro un po’ demotivati per le cinque o sei ore che li attendono al chiuso. Savona ospita un gran numero di istituti e licei, tutti diversi fra loro; proprio per questo i ragazzi che occupano le strade durante le prime ore di luce provengono da tutta la provincia.
Suona l’ultima campanella della giornata e la folla si riversa di nuovo per le strade; c’è chi torna a casa e chi si ferma al bar per un panino con gli amici. Il numero di bar e di kebaberie è impressionante, tanto che fumi e odori di carne, fritto e olio invadono i vicoli più piccoli (i nostri amati caruggi). Dopo l’ingorgo dell’una la città sembra deserta, ma verso le tre il centro inizia nuovamente a riempirsi: impiegati che tornano al lavoro, anziani che passeggiano per scacciare la noia e giovani che vanno a studiare nelle numerose biblioteche. Sono molto frequentate anche le librerie grandi e piccole, vecchie e nuove.
Alle quattro gli adolescenti si incontrano in Piazza Sisto per iniziare il loro pomeriggio di svago e folle divertimento (magari!), che consiste in un continuo tour dei pochi posti relativamente interessanti della città.
Partendo dalla piazza principale, ci si reca in Via Pia, dove ci si può ingozzare di focaccette con panissa, una specialità savonese prodotta con farina di ceci. Sempre a base di ceci è la farinata, altro piatto tipico della zona. Noi savonesi, però, ci siamo permessi di modificare la ricetta originale, inventando la farinata di grano che i genovesi, nostri storici rivali, disprezzano malamente. Ma, ve lo assicuriamo, è ottima!
Da Via Pia, passeggiando sotto i portici di via Paleocapa, proseguiamo verso il porto, che da pochi anni è stato rimodernato, diventando il terminal crociere Costa. Le navi, che attraccano quasi ogni giorno, aumentano l’affluenza dei turisti, che apprezzano le architetture di alcuni palazzi e della fortezza del Priamar. Sotto questa storica fortezza c’è la zona prolungamento, ossia il lungomare, che durante l’inverno ospita il luna park, noto come covo dei “truzzi”.
In estate, invece, gli stabilimenti balneari si riempiono di culturisti che mostrano la muscolatura acquisita durante le ore trascorse in palestra e l’abbronzatura precoce procurata nei centri benessere.
Dal lungomare si prosegue per Corso Italia e si dà un’occhiata alle vetrine. Quando invece il tempo non permette di stare all’aria aperta, tutti al centro commerciale Il Gabbiano, che ospita negozi per tutte le tasche.
Nel tardo pomeriggio si torna in centro per un aperitivo. Appena la fame torna, si può stare insieme per una pizza. Ottima alternativa è il pesce: i pescatori, come tradizione, partono al mattino alle cinque per rifornire i ristoranti della zona. I liguri lo sanno preparare bene e gli intenditori possono degustarlo fresco nelle numerose trattorie della parte più esterna del porto.
La sera, ovviamente si vuole uscire. Il problema è: cosa fare e dove andare?
Oltre al cinema, le soluzioni sono poche: gli eventi per noi giovani scarseggiano, e i concerti e le esibizioni in programma al teatro interessano prevalentemente un pubblico più maturo.
Purtroppo, a Savona i giovani sono una minoranza: stiamo parlando della città con la più alta percentuale di anziani in Italia.
In generale i ragazzi optano per una serata al porto, accompagnati da un drink servito da uno dei numerosi pub e bar. Alcuni scelgono invece di gustare un gelato in Piazza Diaz, storica gelateria savonese, che offre alcuni fra i dolciumi più buoni della città.
Dopotutto, anche se gli intrattenimenti non sono numerosi e la noia resta in agguato, la vita qui è piuttosto piacevole, l’ambiente è pulito, il paesaggio è bellissimo e il centro è tranquillo.
Suona l’ultima campanella della giornata e la folla si riversa di nuovo per le strade; c’è chi torna a casa e chi si ferma al bar per un panino con gli amici. Il numero di bar e di kebaberie è impressionante, tanto che fumi e odori di carne, fritto e olio invadono i vicoli più piccoli (i nostri amati caruggi). Dopo l’ingorgo dell’una la città sembra deserta, ma verso le tre il centro inizia nuovamente a riempirsi: impiegati che tornano al lavoro, anziani che passeggiano per scacciare la noia e giovani che vanno a studiare nelle numerose biblioteche. Sono molto frequentate anche le librerie grandi e piccole, vecchie e nuove.
Alle quattro gli adolescenti si incontrano in Piazza Sisto per iniziare il loro pomeriggio di svago e folle divertimento (magari!), che consiste in un continuo tour dei pochi posti relativamente interessanti della città.
Partendo dalla piazza principale, ci si reca in Via Pia, dove ci si può ingozzare di focaccette con panissa, una specialità savonese prodotta con farina di ceci. Sempre a base di ceci è la farinata, altro piatto tipico della zona. Noi savonesi, però, ci siamo permessi di modificare la ricetta originale, inventando la farinata di grano che i genovesi, nostri storici rivali, disprezzano malamente. Ma, ve lo assicuriamo, è ottima!
Da Via Pia, passeggiando sotto i portici di via Paleocapa, proseguiamo verso il porto, che da pochi anni è stato rimodernato, diventando il terminal crociere Costa. Le navi, che attraccano quasi ogni giorno, aumentano l’affluenza dei turisti, che apprezzano le architetture di alcuni palazzi e della fortezza del Priamar. Sotto questa storica fortezza c’è la zona prolungamento, ossia il lungomare, che durante l’inverno ospita il luna park, noto come covo dei “truzzi”.
In estate, invece, gli stabilimenti balneari si riempiono di culturisti che mostrano la muscolatura acquisita durante le ore trascorse in palestra e l’abbronzatura precoce procurata nei centri benessere.
Dal lungomare si prosegue per Corso Italia e si dà un’occhiata alle vetrine. Quando invece il tempo non permette di stare all’aria aperta, tutti al centro commerciale Il Gabbiano, che ospita negozi per tutte le tasche.
Nel tardo pomeriggio si torna in centro per un aperitivo. Appena la fame torna, si può stare insieme per una pizza. Ottima alternativa è il pesce: i pescatori, come tradizione, partono al mattino alle cinque per rifornire i ristoranti della zona. I liguri lo sanno preparare bene e gli intenditori possono degustarlo fresco nelle numerose trattorie della parte più esterna del porto.
La sera, ovviamente si vuole uscire. Il problema è: cosa fare e dove andare?
Oltre al cinema, le soluzioni sono poche: gli eventi per noi giovani scarseggiano, e i concerti e le esibizioni in programma al teatro interessano prevalentemente un pubblico più maturo.
Purtroppo, a Savona i giovani sono una minoranza: stiamo parlando della città con la più alta percentuale di anziani in Italia.
In generale i ragazzi optano per una serata al porto, accompagnati da un drink servito da uno dei numerosi pub e bar. Alcuni scelgono invece di gustare un gelato in Piazza Diaz, storica gelateria savonese, che offre alcuni fra i dolciumi più buoni della città.
Dopotutto, anche se gli intrattenimenti non sono numerosi e la noia resta in agguato, la vita qui è piuttosto piacevole, l’ambiente è pulito, il paesaggio è bellissimo e il centro è tranquillo.
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