A nessuno importa di te se non hai una jeep
Virginia Lupi | 5 febbraio 2016

Lo sappiamo benissimo che l’acquisto di un’auto, per molte persone, non è una scelta completamente razionale. Anzi, spesso ci lasciamo trascinare dall’irrazionalità, da quelle linee così accattivanti. A giocare un ruolo chiave nel creare l’immagine di un modello è anche, ovviamente, il modo in cui viene pubblicizzata. Negli ultimi tempi abbiamo visto tanti spot automobilistici ironici o persino emozionanti in cui sempre l’auto contribuisce alla costruzione della propria identità. Qualche volta però si esagera. È il caso dello spot di Jeep, girato benissimo, tra paesaggi innevati, discese ardite, crateri e strade infinite. Una voce calda, ma assertiva, ci mette in guardia: “A nessuno importa cosa hai fatto ieri sera o quali avventure non hai compiuto. È adesso che stai scrivendo la storia della tua vita e quando avrai finito dovrai chiederti se qualcuno vorrà leggerla”. Insomma, il messaggio è palese: se vuoi vivere una vita che valga la pena di raccontare, comprati una Jeep (e indebitati per quattro anni!). La strategia comunicativa di marca è evidente: pone i presupposti per la costruzione di un mondo passionale “avventuroso”, con una forte aura sensoriale intorno al suo prodotto. E fin qui fa benissimo. Il linguaggio che usa però - un ritmo musicale martellante e le affermazioni sui veri valori dell’esistenza - ha lo scopo di mantenere l’attenzione degli spettatori per convincerli della condivisibilità delle proprie enunciazioni. Insomma, alla fine siamo catturati e quasi persuasi che per divorare una vita piena e avventurosa e, soprattutto, interessante per gli altri, possedere una Jeep sia indispensabile. Efficaci questi pubblicitari, ma ci lascino dubitare che certi guidatori di fuoristrada che incontriamo nei nostri centri storici siano eroi dei quali ci piace sentir narrare le gesta (parcheggio abusivo sui monumenti o sui marciapiedi); mentre sono più stimolanti le avventure sull’Himalaya di Walter Bonatti, dotato di soli scarponi e della volontà di sfidare se stesso.

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