Ambiente
Islanda, il paesino di Grindavik viene evacuato in attesa dell’eruzione del vulcano
L’11 novembre Grindavik, villaggio di appena 3,500 abitanti, viene evacuato in seguito ad una serie di terremoti, in attesa dell’eruzione del vulcano Fagradalsfjall
Francesco Chiriaco | 1 dicembre 2023

L’Islanda ha dichiarato lo stato di emergenza per la regione di Reykjanes, zona sud-ovest del paese, dove si sono verificati circa  2.000 sismi tra l’11 e il 13 novembre. 
 

I danni dei sismi

I piccoli terremoti hanno creato enormi fessure nel terreno, distruggendo strade e abitazioni. Le scosse sono state causate dal movimento sottoterra del magma, che è passato da una profondità di 1500 m a 800 m. Questi dati preoccupanti, rilevati dagli scienziati, hanno portato all’evacuazione totale del villaggio di Grindavik.

La minaccia dell'eruzione

La possibile eruzione minaccia Grindavik ormai da settimane e gli abitanti vivono costantemente nel terrore. Come affermato però dal primo ministro, Katrin Jakobsdottir, la regione è pronta ad un’eventuale eruzione, avendo esperienze nella gestione di questo tipo di disastro naturale. Nel 2010 il paese fu infatti soggetto alla violenta attività del vulcano Eyjafjöll, localizzato nell’area centro-meridionale dell’isola. Grandi furono i disagi causati all’allevamento e all’agricoltura dai gas e dalle ceneri emesse. 

Ad oggi le probabilità di un’eruzione sono sempre alte ma giorno per giorno stanno diminuendo, secondo l’ufficio meteorologico islandese. Il paese ha dunque concesso agli abitanti di Grindavik di tornare nelle abitazioni per recuperare i propri beni.

Non si può ancora dire con certezza quando avverrà l’eruzione, o anche se ci sarà. Il paese sta prendendo una serie di misure per minimizzare i danni e secondo il geologo Benedikt Ofeigsson sarebbe ideale mandare un avviso alla popolazione circa mezz’ora prima che avvenga, per mettere in salvo più persone possibili.

 

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