Ambiente
Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono state davvero sostenibili?
Conclusi i giochi olimpici 2024 è il momento di tirare le somme sull’evento che prometteva di essere il più green e rispettoso della storia: le Olimpiadi 2024; ma ci sono riusciti davvero? Scopriamolo insieme
Gaia Canestri | 11 settembre 2024

Si sono concluse in bellezza le Olimpiadi e le Paralimpiadi 2024: "i giochi olimpici più responsabili, più sostenibili, e più inclusivi della storia", o almeno così dichiarava il Comitato Olimpico ad aprile 2024. Ripercorriamo insieme le soluzioni green adottate a Parigi e scopriamo insieme se la promessa di un evento unico nella storia della sostenibilità è stata mantenuta.

Il logo delle Olimpiadi

Tutti noi ricolleghiamo il concetto della sostenibilità al riutilizzo di materiali per donare una seconda vita a oggetti che sarebbero andati sprecati, o ancora alla creazione di oggetti con materiali biodegradabili o riciclati; ma queste Olimpiadi ci hanno mostrato un volto della sostenibilità che spesso passa inosservato: la progettazione sostenibile. È ciò che è accaduto con il logo dei giochi olimpici 2024, progettato per essere riprodotto il più semplicemente possibile con materiali sostenibili, dalla forma, al colore e all'inchiostro scelto. Seguendo il principio dell'eco branding si è scelto di adottare materiali riciclati per i prodotti ufficiali e di usare un inchiostro bianco per il logo, così da minimizzare l'utilizzo di energia per far comparire la scritta "Parigi 2024" sui divice on line. Inoltre è stato fatto largo utilizzo della tecnologia per promuovere e gestire i giochi olimpici, così da risparmiare sui prodotti fisici. 

I luoghi delle competizioni 

Il comitato olimpico si è posto un obiettivo ambizioso: costruire poco e consapevolmente. Il 95% delle infrastrutture utilizzate per le competizioni erano già in utilizzo prima dei giochi, il 5% restante è stato costruito seguendo criteri rigidi quali l'utilizzo di materiali riciclati e il riutilizzo per donare una seconda alle strutture una volta concluse le Olimpiadi. 

Un esempio perfetto di questa politica è il Centro Acquatico di St. Denis. Il centro è stato costruito con materiali di origine biologica e progettato per accogliere 5000 m2 di pannelli solari, è infatti dotato di un innovativo tetto curvato che ha permesso l'istallazione di pannelli solari che provvedono al 20% del fabbisogno energetico dell'edificio. Al termine delle competizioni, il centro sportivo è stato donato al quartiere come infrastruttura sportiva, insomma niente sprechi.

Anche lo Stade de France si è reso protagonista nella lotta alla sostenibilità delle olimpiadi parigine: la nuova pista di atletica è stata infatti costruita utilizzando gomma riciclata e gusci di molluschi. Nessuna eccezione per il riciclaggio, neanche per i 7.800 posti a sedere della tribuna realizzati con 70 tonnellate di plastica riciclata.

A proposito di plastica e riciclo, anche i 7000 volani da badminton utilizzati in questa edizione dei giochi avranno una seconda vita: verranno trasformati in mobili da un'azienda francese.

Il villaggio olimpico

Integrazione e riqualificazione sono le parole chiave utilizzate nella scelta della sede che ha ospitato il Viallaggio Olimpico 2024: si tratta infatti di un ex sito industriale in disuso situato a Saint-Denis. Gli edifici di otto piani realizzati in legno e calcestruzzo sono poi destinati ad essere utilizzati dalla popolazione locale. 

Nonostante si tratti di un'operazione straordinariamente sostenibile, non sono mancate le critiche di popolazione, delegazioni e atleti. Gli edifici sarebbero risultati "poco vivibili" a causa dell'elevato calore e della scomodità dei letti. In effetti non sono stati previsti condizionatori, ma la struttura è stata dotata di un sistema di raffreddamento interno composto da tubi con acqua molto fredda che circola al loro interno. Qualcuno ha preferito portarsi un ventilatore portatile, altri hanno preferito spostarsi in location più invitanti.

Per quanto riguarda i letti, invece, non si tratta di una novità: i letti di cartone dotati di materasso in plastica riciclata erano già stati utilizzati a Tokyo 2020; e quest'anno verranno donati a un'associazione parigina che si occupa della cura dei senza tetto

I parigini non hanno tralasciato proprio nulla, anche il cibo servito agli atleti è frutto di un attento studio di sostenibilità: dei 13 milioni di pasti serviti, la maggior parte erano di origine vegetale e per l'80% di provenienza francese. Anche in questo caso sono arrivate velocemente le critiche degli atleti che hanno lamentato la poca disponibilità di proteine durante i pasti, fondamentali per la loro dieta.

Spostamenti e trasporti 

Per gli spostamenti si è puntato tutto sul trasporto pubblico, le biciclette e i mezzi elettrici. Tutti i siti interessati dalle competizioni sono stati raggiunti dal trasporto pubblico, gratuito per i possessori di un biglietto per le Olimpiadi. Inoltre sono stati creati 60 km di piste ciclabili dotate di 10.000 parcheggi per biciclette. Atleti e team sportivi sono stati dotati di mezzi elettrici e ibridi per spostarsi in città.

Non è passata inosservata la critica degli atleti che hanno partecipato alle Paralimpaidi: sì, il trasporto pubblico è gratuito, peccato non sia di facile accesso alle persone disabili

 

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