Ambiente
Un albero per il futuro, a Stromboli la riqualificazione del territorio approda a scuola
Il Generale e la Preside di Stromboli raccontano come stia nascendo un bosco diffuso della legalità in tutta Europa
Alessandra Testori | 24 ottobre 2024

Il progetto “Un albero per il futuro” approda in questi giorni, mercoledì 23 ottobre e giovedì 24 ottobre, alle Isole Eolie, in particolare a Stromboli e Salina per la riqualificazione delle zone più fragili del territorio. Si tratta di  un’opera di educazione ambientale rivolta alle scuole e destinata alla conservazione ambientale ed al contenimento dei cambiamenti climatici. Per comprendere meglio l’iniziativa abbiamo intervistato Raffaele Pio Manicone, Generale del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, tra i suoi promotori.

Generale, potrebbe spiegarci meglio questo progetto?

Il progetto “Un albero per il futuro” è nato insieme al Ministero dell’Ambiente come un’attività di educazione alla legalità ambientale. Abbiamo pensato di realizzare un grande bosco diffuso della legalità in tutta Italia, mettendo a dimora cinquantamila piante autoctone all’interno di tutti gli istituti scolastici o degli enti che ce ne facciano richiesta. Abbiamo piantato già quasi quarantottomila alberi, un ottimo traguardo considerando che il progetto è iniziato due anni fa. La messa a dimora delle piante è un’occasione per parlare dell’importanza degli alberi e delle foreste che costituiscono nell’attività di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Abbiamo portato il nostro progetto anche nel comune di Lipari, nelle Eolie così come nel resto della Sicilia, ma anche nelle altre regioni italiane, in Albania, in Germania, in Svezia; stiamo portando in tutta Europa l’idea della realizzazione di questo grande bosco diffuso della legalità.

A Stromboli questa iniziativa ha un valore ancora più importante perché da poco l’isola è stata distrutta da un incendio divampato durante le riprese di una fiction RAI e, da allora, a ogni pioggia l’isola sprofonda letteralmente in mare. Ecco, Stromboli impersona l’importanza della vegetazione per tutto l’ecosistema, non solo a livello di biodiversità ma anche semplicemente per il mantenimento del terreno.

Certo, proprio per questo motivo abbiamo portato un numero un po’ più cospicuo di piante, certamente insufficiente per ricostituire la copertura forestale dell’isola, ma sicuramente utile a far sì che nei prossimi mesi si possa proseguire l’opera di rimboschimento facendo attenzione a utilizzare la pianta giusta nel posto giusto, perché bisogna individuare la specie giusta, fare degli studi preliminari faunistici per fare in modo che l’ecosistema che si va a costituire sia compatibile con la vegetazione potenziale dell’area. Poi vanno pensati degli interventi di sistemazione idraulico-forestale per impedire i fenomeni di dilavamento, inevitabili se viene eliminata la copertura forestale. Qui abbiamo visto che c’è questa fragilità e quindi è importante che tutti i cittadini, a cominciare dai più giovani, abbiano la consapevolezza dell’importanza della conservazione e della difesa della vegetazione, soprattutto da quegli atti di superficialità che ne possono determinare la distruzione. Non abbiamo assolutamente la pretesa di risolvere il problema forestale dell’isola, che sicuramente è un’attività che richiede impegno, investimenti e tempo, ma la nostra idea è quella di sollecitare la sensibilità dei cittadini alla conservazione, al rispetto e alla difesa della natura.

Generale, lei ha usato questa espressione, ovvero “l’albero giusto al posto giusto”, ma si potrebbe aggiungere anche “al momento giusto” per quanto riguarda quello di Giovanni Falcone, un albero del futuro che però inevitabilmente riporta alla memoria del passato. La pianta simbolo della legalità ambientale è stata messa a dimora presso la scuola di Stromboli. Che significato ricopre piantare quest’albero? 

Nel progetto un albero per il futuro, come si può vedere sul sito (www.unalberoperilfuturo.it), abbiamo un catalogo delle specie forestali che mettiamo a disposizione di tutte le scuole italiane per riqualificare le loro aree verdi. Sono tutte quante specie autoctone del nostro territorio, l’unica che fa eccezione è proprio il ficus di Falcone. Ma perché è così importante? Perché quello che piantiamo è un clone, un albero con lo stesso patrimonio genetico del maestoso ficus che cresce fuori dalla casa dove abitava il giudice a Palermo, ormai diventata una meta di pellegrinaggio. Sotto le fronde vengono depositate ogni giorno poesie, disegni, pensieri da parte dei cittadini che si identificano con la figura del giudice nella sua lotta alla criminalità. Noi abbiamo preso tante gemme, le abbiamo riprodotte in laboratorio e abbiamo realizzato migliaia di altre piante con lo stesso corredo genetico, in realtà stiamo diffondendo sempre la stessa pianta, come se idealmente l’albero di Falcone mettesse radici in tutta Italia. Rappresenta l’albero della legalità, perché noi non facciamo educazione ambientale, facciamo educazione alla legalità ambientale. I quanto carabinieri, normalmente reprimiamo i reati, ma in questo caso è necessario prevenirli, perché nel momento in cui un reato ambientale si è consumato, il danno è fatto: il bosco è bruciato, l’animale è morto, il fiume è stato inquinato; quindi dobbiamo arrivare prima, attraverso la diffusione del rispetto della legalità. Se l’idea della legalità ambientale si interiorizza, il reato ambientale non si consuma e quindi il nostro patrimonio forestale viene conservato, come ormai dice il nuovo Articolo 9 della Costituzione, per le giovani generazioni.

Per far sì che l'iniziativa attecchisse è stata preziosa la collaborazione della Dirigente Scolastica dell'Istituto Comprensivo Eolie. Preside Mirella Fanti, la sua scuola ancora una volta si fa portavoce di legalità in Sicilia, una regione in cui c'è bisogno di parlare di legalità, l'anno scorso l'abbiamo fatto con la Giusta Frequenza, il nostro progetto di radio dell'antimafia, e quest'anno con la piantumazione dell'albero di Falcone e poi con l'iniziativa "Un albero per il futuro" che ha un ruolo fondamentale anche per tutta la comunità dell'isola di Stromboli. 

Noi abbiamo avuto la fortuna di entrare in contatto con il Raggruppamento della Biodiversità dei Carabinieri e quindi con il Genrale Manicone che ha sposato la nostra causa e la causa delle Isole. Noi come scuola abbiamo partecipato al progetto "Io sono ambiente" promosso dal Ministero dell'Istruzione con il Ministero dell'Ambiente e ci siamo uniti al Corpo dei Carabinieri con il progetto "Un albero per il futuro". Pensate che sono venuti con il furgone da Arezzo, dove si trova il vivaio, e ci hanno portato mille piantine da distribuire a tutte le scuole delle Isole Eolie, in modo da metterle a dimora nelle aree più rovinate a livello ambientale. Naturalmente il luogo prescelto per eccellenza è stato Stromboli, dove è avvenuto il recente disastro ambientale. Naturalmente l'iniziativa si è trasformata in una grande festa per tutti i nostri alunni e per i docenti; inoltre ogni scuola avrà a disposizione l'albero di Falcone da piantare nel giardino dell'Istituto. 

Nonostante le dimensioni ridotte, è davvero esemplare il ruolo che la vostra scuola riesce a ricoprire per tutta la comunità eoliana, nutrendo di iniziative tutte e sette le Isole.

Grazie! Noi cerchiamo di essere presenti per la comunità di formazione ma anche per tutta quella dell'isola e abbiamo una bellissima risposta dagli abitanti, queste iniziative sono molto apprezzate. Il messaggio che vogliamo trasmettere è quello di nutrire l'ambiente, curarlo e curare l'aspetto della legalità, che è fondamentale. 

 

Noi ci auguriamo che il seme di questa bella iniziativa possa continuare a germogliare e ad espandersi anche fuori dai confini italiani, costituendo una foresta della legalità diffusa in tutta Europa grazie all'esempio della scuola di Stromboli.

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