Su TikTok ne abbiamo sentito di tutti i colori: "macchina che alimenta il consumismo", "mezzo che brucia il cervello ai giovani e li rende ciechi alle tematiche davvero importanti" e così via. È innegabile che le accuse che gli vengono rivolte abbiano fondamenta solide e individuabili concretamente nella realtà di tutti i giorni; ma non possiamo nascondere che gli stessi motivi che lo rendono tanto pericoloso (altissima diffusione, capacità di attrazione ed estrema versatilità) lo rendono anche uno dei potenziali mezzi di comunicazione più efficace. La soluzione non può che essere una: allenare l'occhio critico; così che un semplice trend possa trasformarsi in un veicolo efficace e attuale per avvicinare i giovani a tematiche importanti come la sostenibilità.
È il caso delle Vision board e delle Mood board, che con centinaia di video invadono le piattaforme social ogni giorno. Si tratta sostanzialmente dei cari e vecchi obiettivi di inizio anno, ma con una componente innovativa: non più una lista di frasi su un foglio di carta, ma una vera e propria lavagna ricca immagini e fotografie che esprimono graficamente gli obiettivi prefissati. D'altronde non è altro che una romanticizzazione di qualcosa che gli uomini compiono da decine di anni; prima si scriveva sui fogli, poi sulle note del telefonino e ora su grandi lavagne che vanno ad abbellire la vostra stanza. La logica del trend in realtà è semplice: rendere quanto più aesthetic possibile ogni cosa, che si tratti di correre nel fango e sotto la pioggia ogni giorno oppure di instaurare una haircake e skincare routine perfetta ogni sera. Dietro questa ricerca delle perfezione grafica tradotta in una decorazione per la stanza però si nasconde un vantaggio, probabilmente involontario, che consiste nel riproporre agli individui il lavoro creato ogni giorno così da stimolare l'impegno e la costanza.
Ma quale è la differenza tra Mood board e Vision board? Come renderle sostenibili?
Vision Board
Con Vision board si intende una lavagna, che può essere costituita da un cartoncino o da qualsiasi altro materiale, che vi permetta di creare al di sopra un vero e proprio collage di fotografie, immagini e disegni che serviranno proprio a rappresentare graficamente i vostri obiettivi. Ad esempio, se il vostro buon proposito per l'anno è prendervi del tempo per meditare allora sceglierete un'immagine particolarmente stimolante di qualcuno che svolge quella attività; se il vostro obiettivo è allanarvi nella scrittura creativa sceglierete invece una rappresentazione di un bel libro, se desiderate visitare una città specifica incollerete una sua fotografia che vi colpisce e così via. Tutto sta nella scelta del materiale che più vi stimola a trasformare in realtà quel collage di sogni e desideri.
Mood board
Il processo creativo della mood board è lo stesso: un sostegno di cartone e tanto materiale di ispirazione incollato insieme con pazienza. Cambia però sia l'intento della board che la natura delle immagini, stavolta il fine ultimo non sarà rappresentare graficamente i vostri obiettivi ma bensì il mood, lo stato, che sia emotivo o fisico, che più desiderate; di conseguenza foto e disegni non ricalcheranno didascalicamente ciò che volete esprimere, ma avranno a che fare con la vostra percezione personale di quelle sensazioni. Se ad esempio desiderate raggiungere uno stato emotivo di calma e tranquillità e accostate queste sensazioni alla notte, sceglierete delle illustrazioni che la rappresentano e così per il resto della lavagna.
Obiettivi sostenibili
A volte adottare uno stile di vita più sostenibile può dimostrarsi più difficile del previsto per la difficoltà di abbandonare quella comodità delle tante abitudini non sostenibili che occupano la nostra quotidianità. Questa modalità innovativa e divertente di stilare una lista di obiettivi potrebbe essere un incentivo importante, soprattutto per i giovani, e che a mia avviso vale la pena tentare. Per chi teme lo spreco di carta e altri materiali nessuno vi impedisce di realizzare la vostra board in digitale, e se proprio volete averla con voi appesa alla parete ogni giorni vi basterà stampare in un singolo foglio l'intero collage creato precedentemente.
Nel 1984 Samuel Beckett, drammaturgo irlandese, scriveva "Prova ancora, sbaglia ancora, sbaglia meglio". Questa frase mi risuona nelle orecchie da quando ho memoria e devo ammettere che non c'è nulla di più spaventoso di leggere una frase che ti incoraggia a sbagliare, o almeno così è stato per me che sono sempre stata terrorizzata dalle parole "sbagliare" e "fallire". Inevitabilmente, invece, crescendo ho sbagliato proprio come fanno tutti, e se c'è una cosa che credo di aver capito nel breve tempo che vivo è che la differenza non la fa mai chi si sveglia motivato il 1º gennaio e si promettere che non sbaglierà, ma chi chi si sveglia ogni giorno provando e sbagliando, perché state certi che alla fine sbaglierà meglio, e chissà magari ci riuscirà anche.