Gli inizi
Nato nel 31 luglio 1963 a Sakashita, Ito inizia ad appassionarsi sin da piccolo ai fumetti e ai manga horror: il primo che legge è "Mummy Teacher”, influenza che lo porterà ad iniziare a disegnare alla tenera età di quattro anni. Nonostante il suo amore per l’illustrazione, Ito sceglie però di intraprendere la carriera odontotecnica e passerà una buona parte della sua gioventù a cercare un equilibrio fra il suo lavoro e il disegno, che a quel tempo era ancora solo un hobby.
Tomie, il primo successo
Nel 1987 pubblica il suo primo racconto, Tomie, con il quale vince una menzione d'onore al Premio Kazuo Umezu. Il manga Tomie, sebbene presenti tratti ancora insicuri e grezzi, lontani da suo attuale stile pulito e preciso, è uno dei suoi più grandi successi. Grazie a quest'opera Ito abbandona la carriera da odontotecnico inizia l'impegno full time come mangaka.
Tomie è la storia di una ragazza, all’apparenza gentile e dalla bellezza eterea. Pelle bianca, trasparente, capelli lucenti, occhi neri e un piccolo neo sotto uno di essi, la liceale Tomie nasconde però un inquietante segreto, una parte oscura e terrificante che si intravede solo attraverso le fotografie. Tomie scopre di essere un crudele demone che, accecata dal narcisismo, attrae qualsiasi uomo che le si avvicini, per poi portarlo alla pazzia e indurlo ad un orrendo omicidio.
La figura di Tomie è descritta da Ito come un’entità assolutamente fredda ed incapace di provare qualsiasi tipo di sentimento o amore verso gli uomini che seduce, usandoli così per avere un tornaconto personale come vestiti o cibo di lusso. Nonostante la sua natura cattiva, Ito ci spiega nello stesso fumetto come il comportamento di Tomie venga spesso scambiato da altri uomini come amore o un tentativo di seduzione, quando in realtà è soltanto la manifestazione dell’amore che essa prova per sé stessa. Tomie è un manga terrificante, con personaggi enigmatici, spaventosi, poliedrici ma con quel tono comico e ironico che Ito riesce sempre a far trasparire nelle sue opere.
Il body horror
Le opere di Junji Ito sono riconducibili al “body horror”, tipo specifico di horror che utilizza spesso temi come la trasformazione e la mutazione del corpo in modi inquietanti e disturbanti. Sotto litri di sangue possiamo però scorgere l’attenzione che Ito ha verso tematiche più profonde e riguardanti grandi dilemmi umbani.
Una serie Netflix in arrivo
Negli ultimi anni Junji Ito è diventato sempre più famoso, catturando l’attenzione di molti cosplayer, media e perfino di Netflix. È stata infatti da poco annunciata una nuova miniserie che verrà pubblicata il prossimo 19 febbraio 2023. La serie sarà tratta da alcune storie di Ito contenute in Junji Ito’s Maniac: Japanese Tales of the Macabre, libro che Ito ha pubblicato in attesa dell’uscita della serie.