Partire dalla danza per aprire una discussione, coinvolgendo il pubblico, attorno al tema del corpo, qualunque esso sia.
Questo il focus di Dance Out, evento che si terrà il 18 maggio alle 21 al CSC Garage Nardini di Via Torino, che vede protagonisti gli artisti Giorgia Nardin e Siro Guglielmi, entrambi coreografi e performer.
La serata è promossa dalla Commissione Pari Opportunità della città di Bassano del Grappa, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato ai Servizi Sociali, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Istituita nel 2007 dall’Unione europea, la giornata (che ricorre il 17 maggio) nasce con l’obiettivo di condannare le discriminazioni che ancora moltissime persone sono costrette a subire.
La danza, che è l'arte del movimento, nello spazio e nel tempo, diventa così strumento d’indagine privilegiato per approfondire il tema del corpo.
Durante la serata il pubblico assisterà dunque a due lavori diversi. Il primo, p!nk elephant di Siro Guglielmi, è la ricerca d’espressione di un corpo in continuo desiderio di trasformazione. In scena una danza leggera e spontanea che promuove la volontà di cambiamento fisico, senza distinzioni di genere e sesso, cercando di oltrepassare una visione del mondo rigidamente dualistica, nel tentativo di portare lo spettatore a riflettere sul ruolo delle aspettative sociali nei confronti del corpo. Aspettative che spesso condizionano le decisioni sulla forma che il corpo debba assumere, e sugli immaginari che caratterizzano i generi e la sessualità.
L’autore e interprete, Siro Guglielmi, classe ’92, compie la sua formazione presso la Scuola del Balletto di Toscana a Firenze, dove ha danzato per l’omonima compagnia, Junior. Ha in seguito danzato per il teatro Maggio Musicale Fiorentino nel progetto Magda, per DanceCyprus, per il coreografo israeliano Itamar Serussi Sahar e per la compagnia del Balletto di Roma. “p!nk elephant” è la sua prima creazione, selezionata e promossa nella vetrina del Network Anticorpi XL.
Il secondo lavoro in scena sarà tatik di Giorgia Nardin: un bozzetto, un canovaccio di appunti, con il quale l'artista riflette sul proprio corpo queer, meticcio e diasporico, e sui modi in cui lo sguardo occidentale ha contribuito a forgiarlo, colonizzarlo, confonderlo.
Il lavoro nasce dalle conversazioni tra Giorgia e Kamee Abrahamian, artista queer di origine armena, che Giorgia ha conosciuto su Instagram, e con cui ha iniziato a condividere contenuti legati alla loro appartenenza alla comunità diasporica armena, e alla comunità queer occidentale. Frutto delle loro conversazioni sono una serie di appunti - fisici, fotografici e scritti - che desiderano lasciare una traccia e spalancare questioni legate ai (loro) corpi invisibilizzati: Giorgia e Kamee non si sono mai incontrate di persona.
Giorgia Nardin è artista meticcia queer italo-Armena, attiva nei campi della danza e delle arti performative. Il lavoro di Giorgia parte dall'esigenza personale e politica di porre al centro il corpo queer/di colore: il suo primo solo, Dolly, che tratta le molteplici icone legate al corpo femminile, è vincitore di numerosi riconoscimenti e viene presentato in molti contesti italiani ed europei; mentre il suo lavoro All dressed up with nowhere to go è primo tra 20 lavori selezionati dal Network Aerowaves nel 2015. Nel 2017 è artista associata alla compagnia del Balletto di Roma, per la quale crea una versione de L'apres midi d'un faune.
Dopo i due assoli gli artisti condurranno un momento di riflessione e discussione con il pubblico.
Ingresso libero; qui tutte le info