Difficilmente la Juve riuscirà a compiere l'impresa a Madrid: ribaltare il 3 a 0 dell'andata al cospetto di CR7 e compagni, spinti oltretutto dal pubblico del Bernabéu e dalla pazza idea di andare a conquistare la quarta Champions in cinque anni, rinverdendo i fasti dello squadrone leggendario di Di Stefano e Puskás che abbagliò il mondo nella seconda metà degli anni Cinquanta. Fatto sta che Allegri e i suoi ragazzi sembrano intenzionati a giocarsela con dignità e passione, puntando probabilmente a vincere comunque la sfida e a risollevare così il morale di una compagine che vede svanire, per l'ennesima volta, quella che ormai è diventata un'autentica ossessione. Se poi dovesse riuscire la rimonta che, al momento, appare proibitiva, non c'è dubbio che l'armata bianconera ne trarrebbe un'iniezione di fiducia tale da consentirle di candidarsi autorevolmente al triplete, riuscito in Italia solo all'Inter nel 2010.
La Roma, di fatto, è fuori, anche se, a sua volta, crediamo che scenderà in campo all'Olimpico con la determinazione di chi vuole comunque onorare la propria partecipazione alla massima competizione continentale, al cospetto del magno Barça dei fenomeni cui solo il Real sembra essere in grado di tenere testa.
Quanto al Bayern, dovrà stare molto attento a non sottovalutare la voglia di riscatto di un Siviglia indomito e tutt'altro che disposto ad arrendersi, pur essendo cosciente del maggior tasso tecnico e dell'indiscutibile vantaggio da cui partono i bavaresi, reso ancora maggiore dal fatto di disputare la gara di ritorno in casa.
Il City, infine, dovrà vedersela all'Etihad Stadium contro un Liverpool che all'andata si è imposto per 3 a 0 e che sembra fortemente intenzionato a riaffacciarsi alle semifinali di Champions, ritrovando i propri quarti di nobiltà e lanciando la sfida alle due corazzate spagnole, o chissà proprio alla Juventus, e al Bayern Monaco, rilanciato alla grande da Heynckes e neo vincitore, per la sesta volta consecutiva, della Bundesliga. Saranno quattro partite imperdibili.