Guardando i rapporti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e le Linee Guida di una Sana Alimentazione - pubblicate nel 2018 dal Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizioni - ci si potrebbe chiedere come mai il mondo abbia bisogno di spiegazioni su un qualcosa di così semplice come il mangiare. Ma si conoscono davvero i rischi e le conseguenze di una dieta incorretta?
I dati e gli studi sui rischi dell'obesità
Dal rapporto OMS si evincono dati poco incoraggianti: sul pianeta ormai 2,3 miliardi di persone sono in sovrappeso o obese.
In Europa l’obesità si è triplicata negli ultimi due decenni, raggiungendo forme epidemiche. Il Cancer Council of Victoria (Australia) ha seguito 30.500 adulti per periodi fino a trent'anni, studiando l’associazione tra la misurazione dell’indice di massa corporea e l’incidenza di cancro legato all’obesità. Secondo lo studio, chi è diventato gradualmente in sovrappeso con l’età ha un rischio maggiore del 30% di contrarre uno o più di tredici tipi di cancro; la percentuale si alza al 50% per chi diventa obeso.
Cattive abitudini e processi produttivi sbagliati
Un’alimentazione varia ed equilibrata è alla base di una vita in salute. Le abitudini alimentari scorrette, oltre a incidere sul benessere psico-fisico, rappresentano uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di numerose malattie croniche. Secondo l’OMS circa un terzo delle malattie cardiovascolari e dei tumori potrebbero essere evitati grazie a un'alimentazione sana ed equilibrata.
La vita frenetica ha fatto perdere l’abitudine di sedersi a tavola il tempo necessario per godersi un pasto bilanciato in tutte le sue componenti. Si preferiscono infatti gli alimenti "mordi e fuggi", spesso privi di ogni elemento nutritivo e quindi dannosi al nostro organismo.
Va anche segnalato che i processi produttivi del sistema agro-alimentare moderno spesso non garantiscono un apporto sufficientemente equilibrato dei diversi elementi nutritivi, essenziali per mantenere in salute e regolare il nostro organismo.