Molto spesso nella società moderna, schiava dei social network e a tratti suggestionata dai fantasmi delle discriminazioni che sono sempre stati all’ordine del giorno per le generazioni passate, vengono commessi diversi errori nell’utilizzo della parola “femminismo” o nel dichiararsi femminista.
La differenza tra femminismo e maschilismo
Storicamente, intendiamo il femminismo come il movimento che doveva essere adibito a conquistare la parità dei diritti delle donne rispetto all’uomo e ad ottenere per la donna una figura indipendente e tanto rispettabile come quella di un qualsiasi uomo.
Cosa c’è di sbagliato in questa definizione? Esattamente, proprio niente.
Lo sbaglio avviene quando essa viene mal interpretata, e sebbene sembri un concetto molto chiaro la disinformazione generale sul tema raggiunge picchi a dir poco disarmanti, data la quantità di persone, tra cui anche moltissime donne, che pensano che il femminismo voglia intendere la donna come superiore all’uomo. Frequentemente il femminismo viene accostato al maschilismo definendo l’uno come il contrario dell’altro, quando invece l’unico punto in comune che hanno è rintracciabile solo a livello etimologico in quanto hanno la desinenza finale che coincide. Il maschilismo, al contrario del femminismo che come abbiamo visto professa gli ideali dell’uguaglianza, ricerca la superiorità dell’uomo nei confronti della donna, superiorità che talvolta sfocia nella violenza ingiustificata inevitabilmente connessa col bisogno dell’uomo maschilista di dover affermare la propria virilità e il proprio potere. Essere maschilisti è sbagliato, 8 donne su 10 in Italia vengono discriminate e l’Italia è al quarto posto nella classifica dei paesi peggiori in termini di uguaglianza di genere, dati terribili, che ci fanno capire quanta ancora sia la strada da fare.
La misandria
Purtroppo alla luce di questo discorso il maschilismo non è l’unico problema per quanto riguarda l’uguaglianza, sebbene in gran minoranza esistono gruppi che discriminano il genere maschile. Esiste anche il termine che definisce la superiorità della donna rispetto all’uomo. Stiamo parlando della misandria, anche gli uomini sono discriminati, per il loro aspetto fisico ad esempio e difficilmente sono creduti nel caso di violenze sessuali nei loro confronti. Quindi è la misandria ad essere l’esatto contrario di maschilismo e non il femminismo come tanti pensano.
Il femminismo è parità
Il femminismo è un’idea giusta e fondata, tutti noi dovremmo essere femministi, è importante che tutti abbiano la propria possibilità di esprimersi al meglio e di diventare qualcuno, anche una donna se valida a tal punto da emergere nel mondo del lavoro deve poterlo fare e deve poterlo fare alla pari di un uomo. Il femminismo è parità, è un piccolo spiraglio di luce che si lascia scorgere in un mondo oscurato dalle discriminazioni, e poi come si dice “dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna”.
Il femminismo è morto.