La rivoluzione digitale ha portato radicali cambiamenti nelle abitudini quotidiane di tutte le generazioni, ma soprattutto nei più giovani; infatti hanno integrato il digital nel proprio stile di vita tanto da portarsi una serie di necessità “tech” che i più adulti non hanno fatto proprie allo stesso modo.
La crisi del libro
In Italia sembrano esserci sempre meno lettori, a causa della crisi, della mancanza di tempo, o comunque ce ne sono troppo pochi rispetto alla popolazione alfabetizzata. I libri sono sempre stati qualcosa di marginale rispetto alla cultura di massa, anche se nella seconda età del Novecento la lettura e l’oggetto libro sono diventati sempre meno elitari e sempre più alla portata di tutti, e oggi la maggioranza delle famiglie possiede una libreria, magari non ancora un numero sufficiente rispetto ad altri paesi europei. Il libro, nonostante il calo delle vendite, rimane piuttosto diffuso come oggetto di consumo, mentre perde sempre più quota nell’ambito della formazione e della cultura. Non solo il libro, ma anche la lettura in generale sta passando in secondo piano proprio nelle scuole, centri vitali per la preparazione alla cultura e l’insegnamento del pensiero critico.
Il libro nella didattica
Nonostante ciò la famigliarità con la tecnologia comporta numerosi vantaggi in diversi settori della vita dei giovani: dall’apprendimento scolastico, alla mobilità e alla naturale attitudine a svolgere le proprie potenziali mansioni lavorative attraverso computer portatili e tablet. Uno dei campi di applicazione dello sviluppo nelle nuove tecnologie è quello della didattica: infatti esse prevedono strumenti e/o applicazioni digitali che possono essere impiegati per favorire l’apprendimento degli studenti di tutte le classi e facilitare l’insegnamento da parte degli insegnanti; un aspetto cruciale è proprio l’utilizzo del computer o del tablet che stanno sostituendo i libri cartacei e i quaderni, con un notevole risparmio in termini ambientali.
In ottica di smartworking
È opportuno sottolineare come le nuove tecnologie didattiche costituiscano una palestra propedeutica per i giovani che saranno sempre più predisposti al lavoro da casa: lo smartworking costituisce la nuova frontiera lavorativa che consentirà ai lavoratori di domani di poter eseguire le proprie mansioni anche senza presenza fisica in ufficio, riducendo consumi, tempi e distanze per poter eseguire il proprio lavoro.