La campagna vaccinale ha raggiunto le fasce più giovani. Le regioni italiane stanno infatti iniziando a vaccinare i ragazzi che tra poche settimane saranno sottoposti agli esami di maturità, per rendere più sicuro l'importante appuntamento che chiude un anno particolarmente difficile per la scuola italiana. Non tutti i maturandi italiani, però, saranno vaccinati nello stesso momento.
Le decisioni delle regioni
Le regioni stanno infatti scegliendo strategie diverse. Se in Lombardia l'assessore al welfare Letizia Moratti ha dichiarato che non servono open-day ad hoc, poiché da mercoledì 2 giugno le prenotazioni saranno aperte per tutti i cittadini lombardi al di sopra dei 16 anni, in altre regioni si prevedono momenti riservati alla vaccinazione dei ragazzi. Nel Lazio, martedì 1 giugno inizieranno le somministrazioni ai maturandi, che per l'occasione riceveranno in omaggio una copia della Costituzione. Le vaccinazioni proseguiranno anche nei due giorni successivi, che si affiancheranno all'open week Astrazeneca, aperta a tutti i cittadini al di sopra dei 18 anni, che si terrà dal 2 al 6 giugno. In Sicilia, prima regione in Italia, le somministrazioni sono iniziate il 26 maggio, e in Campania partiranno il primo giugno. In Alto Adige sono stati allestiti gli Open Vax Day and Night, eventi destinati ai giovani over-18, con somministrazioni accompagnate dalla musica di alcuni dj della zona. In Emilia Romagna, invece, l'assessore Donini ha dichiarato che la regione seguirà le linee guida nazionali, basate sulle fasce di età, e dunque non verranno riservate corsie preferenziali ai maturandi. Una strada che sembra intrapresa anche dalla Toscana.
I vaccini e gli esami di maturità
Secondo un sondaggio di Skuola.net, realizzato su un campione di 1600 ragazzi, oltre 6 studenti su 10 sarebbero decisamente favorevoli alla vaccinazione, e un ulteriore 17% si dice fortemente tentato. Del restante 23%, metà si dice contraria e metà favorevole, ma non in questo momento. La maggioranza degli studenti vuole dunque una maturità in piena sicurezza. Più di 9 studenti su 10 si dicono inoltre favorevoli all'uso di tamponi e test salivari prima della prova per studenti, docenti ed eventuali accompagnatori. Il vaccino non è comunque obbligatorio per partecipare all'esame, e le regole non differiranno tra vaccinati e non vaccinati. Tutti gli studenti dovranno continuare a portare le mascherine e rispettare il distanziamento.
La fascia 12-15 anni
In Italia il 38% dei cittadini ha ricevuto almeno una dose di vaccino, e quasi il 20% risulta completamente vaccinata. Presto, poi, si aggiungeranno alla platea vaccinale le fasce più giovani (12-15 anni), per le quali si attende l'approvazione dell'agenzia italiana del farmaco dopo il via libera da parte dell'agenzia europea EMA. La riunione è fissata per oggi, 31 maggio. Per vaccinare i dodicenni saranno coinvolti i pediatri, ha detto il ministro Speranza. Un altro passo avanti verso l'uscita dalla pandemia.