Sono aperte le iscrizioni ai workshop, organizzati da InEuropa srl, volti ad aiutare i giovani a riconoscere, prevenire e combattere gli stereotipi di genere contenuti nei nuovi media, nel cinema e nella musica e che hanno un impatto concreto sulle vite e le aspettative di ragazzi e ragazze. I workshop gratuiti si svolgeranno a nell’ambito del progetto europeo Shanarani Youth-Led (https://www.syproject.eu/), finanziato da Erasmus Plus. Il nome “Shanarani” significa “camminatore” e, nella lingua del popolo indigeno messicano Purépecha, è utilizzato indistintamente per bambini e bambine. Questa parola si lega strettamente al tema del progetto, che vuole continuare a percorrere la lunga strada verso l’uguaglianza di genere. InEuropa e i partner del progetto (in Spagna, Romania, Grecia e Regno Unito) hanno creato una serie di materiali formativi rivolti ai giovani e agli operatori giovanili che aiuteranno i partecipanti a riconoscere gli stereotipi di genere e ad agire per contrastarli, attraverso attività interattive e stimolanti basate su analisi di contenuti mediatici.
Per entrambi i destinatari è previsto un ciclo di 3 workshop gratuiti online, ognuno della durata di 2 ore.
Le novità di ottobre 2021
Mentre i workshop dei cicli precedenti sono stati organizzati in gruppi distinti per giovani e giovani operatori giovanili, i nuovi cicli vedranno la partecipazione comune dei due destinatari allo stesso workshop, per favorire il confronto tra giovani e operatori, anche a seguito delle vive richieste da parte degli operatori che hanno preso parte ai workshop estivi.
Giovani: i workshop sono aperti a ragazzi e ragazze tra i 16 e i 30 anni, interessati ad approfondire cosa sono gli stereotipi di genere, perché nascono e si consolidano e come contrastarli in un percorso attraverso testi di canzoni, pubblicità, scene di film e serie TV che ci dicono qualcosa, in modo più o meno esplicito, sulla percezione dei ruoli di genere e sulla rappresentazione del “femminile” e del “maschile”.
Operatori giovanili: tutti coloro che svolgono attività educative e/o ricreative con i giovani (es. animatori giovanili, educatori, volontari e altre figure che lavorano con giovani in contesti formali e non formali). In questo caso, gli operatori potranno sperimentare in prima persona alcune attività e strumenti pratici e coinvolgenti per generare dibattiti e riflessioni sugli stereotipi di genere, da utilizzare liberamente nel proprio lavoro, anche adattandoli e ampliandoli. Al termine di questa sperimentazione, infatti, il progetto metterà a disposizione le attività e i materiali aggiuntivi, corredati di una guida per gli operatori che vorranno adottarli.