Il 17 Febbario è stato approvato il provvedimento Milleproroghe, che prevede anche il bonus per la salute mentale, inserito dalla commissione degli affari costituzionali e bilancio della Camera. La nuova norma è stata proposta a seguito della pandemia, periodo nel quale il tasso di suicidi, autolesionismo, ansia e depressione è aumentato esponenzialmente, Il bonus, come afferma l'autore della proposta Filippo Sensi del partito democratico, prevede uno stanziamento di 20 milioni di euro per sostenere le sessioni di psicoterapia a seguito del periodo di pandemia presso specialisti privati. La metà di questi 20 milioni saranno spesi per assumere personale sanitario, l'altra metà andrà proprio ai cittadini, fino a 600 euro l'anno per una persona, la misura verrà parametrata alle diverse fasce di isee: non possono accedere al bonus tutti coloro che hanno un Isee superiore ai 50 mila euro.
Obiettivo di questa riforma è contrastare tutte le situazioni di disagi psicologici, ancora però non sono chiare le modalità per richiedere questo tipo di assistenza. Il successo di questa proposta è dovuto anche alle petizione fatte online, in particolare quella lanciata dal giornalista Francesco Maesano ha superato le 300 mila firme.
Ma cosa ne pensano i giovani? L'ho chiesto ad alcuni miei coetanei. Giulia, 16 anni dice che: "Il bonus salute mentale è semplicemente un aiuto a quello che dovrebbe essere la normalità. Io penso che, come viene assegnato un medico di base alla famiglia, allo stesso modo dovrebbe essere dato anche uno psicologo o comunque una figura esperta di questo ambito, perché la salute mentale non è un lusso. Dovrebbe essere esattamente gratuita tanto quanto la salute fisica. 500 euro non bastano semplicemente perché la terapia è lunga e impegnativa". D'accordo con lei Gioele, anche lui 16 anni, che afferma: "Secondo me è utile, perché ci sono molte persone che vorrebbero andare dallo psicologo però non hanno coraggio o non hanno soldi e quindi può essere anche un'opportunità per loro di poter iniziare questo percorso". Anche Miriam, all'ultimo anno del liceo, è d'accordo sull'utilità del bonus e dice che: "Sì, certo, se n’è parlato moltissimo ultimamente. Penso, in primis, che la disinformazione sul tema della salute mentale sia davvero diffuso e che siano moltissimi i ragazzi che, per paura di essere giudicati, sottovalutino le loro situazioni. Il covid ha messo e continua a mettere a dura prova ognuno di noi, scatenando questo continuo senso di incertezza. Sono sicura che un aiuto psicologico possa soltanto aiutare molti giovani a ritrovare loro stessi e i loro obiettivi, offuscati dalla difficile situazione che stiamo affrontando. L’approvazione di questo bonus, è l’inizio di un lungo percorso di accettazione dei problemi psicologici come una realtà di cui ognuno di noi dovrebbe prendere consapevolezza; nella speranza che si eviti un nuovo aumento di casi, come quello che si è fino ad ora verificato."
Tuttavia non sono tutti d'accordo, infatti Salvo, anche lui all'ultimo anno del liceo, afferma: "Non penso sarà utile, è sicuramente un tamponamento per coloro che di norma hanno medi problemi a sostenere tale spesa ma il bonus, a mio parere, non dovrebbe essere una risposta ma un punto di inizio per sviluppare maggiori e migliori proposte".