Sicuramente tutti ricordiamo i momenti in cui, magari durante un lungo viaggio, i nostri genitori si fermavano per potere fare benzina in macchina. Proprio questo è un momento che ha visto cambiamenti importanti per molti italiani negli ultimi mesi, sbigottiti, in quanto fare un pieno di benzina costa molto di più rispetto a qualche anno fa, e addirittura rispetto a circa un mesetto fa. Nelle ultime settimane si è assistito a un aumento del costo dei carburanti per automobili davvero elevato: infatti nella prima metà del mese di marzo il diesel e la benzina sono arrivati a superare la soglia di 2 euro al litro. Ma a cosa è dovuto tutto ciò? Prima di andare a osservare cosa ha motivato questo aumento, è doveroso notare come, a prescindere da tutto, l'Italia sia in ogni caso uno dei paesi europei dove la benzina costa di più. Questo si nota da alcuni dati dei prezzi di altri paesi: secondo quanto emerge dalla classifica GlobalPetrolPrices.com che mette a confronto i prezzi alla pompa al 14 marzo, si evidenzia come in Italia il costo della benzina sia giunto a 2,193 Euro al litro, superato solo da Germania (2,202 Euro al litro), Finlandia (2,221 Euro al litro) e Paesi Bassi (2,222 Euro al litro).
Cause dell’aumento dei prezzi della benzina
Certamente il periodo critico che sta investendo il mondo, sia per quanto riguarda la guerra in Ucraina, che per la crisi della produzione petrolifera, è uno dei principali fattori dell'aumento del prezzo della benzina. L'invasione russa in Ucraina è stata alquanto determinante, in quanto la Russia è uno dei maggiori produttori al mondo di energia. Le potenze occidentali facenti parte della NATO, per cercare di contrastare l'avanzata di Putin, hanno imposto alla nazione diverse sanzioni per bloccare la sua economia. Le ragioni di questi prezzi così elevati non risiedono comunque in un'imminente mancanza del carburante, ma si può affermare che il mercato stia anticipando questa eventualità. La crescita del prezzo del petrolio nel Mediterraneo è certamente anche parecchio influenzante, in quanto il prezzo del Brent, il petrolio misto, è arrivato a 104,83 dollari al barile. Infine l'Italia risulta essere storicamente uno dei paesi europei con le accise più alte, vale a dire delle imposte che vanno a colpire determinati beni al momento del consumo. Fortunatamente si è giunti alla promulgazione di un decreto legge, entrato in vigore il 18 marzo scorso, con il quale si è proceduto a una diminuzione momentanea delle accise sui carburanti.
Quando potrebbe calare il prezzo della benzina?
Sembra difficile stabilire una data che possa darci una certezza per definire il momento in cui dovrebbe scendere il prezzo della benzina; possiamo notare però come un primo tentativo sia stato dato dal decreto legge sopra citato, che però limita il peso delle accise sulla benzina per un tempo determinato. Non è quindi una soluzione duratura. Certamente la fine del conflitto ucraino potrebbe essere un momento di svolta, ma resta pur sempre un'ipotesi. Un impiego più massiccio delle energie rinnovabili potrebbe invece essere una risoluzione sicura per accelerare il processo di diminuzione del prezzo della benzina, almeno per le attività per cui sarà strettamente necessaria.
Possibili soluzioni ecologiche per risparmiare denaro sul carburante
Per non dover più affrontare problemi riguardo il prezzo della benzina, per poter risparmiare e soprattutto per non inquinare troppo l’ambiente possiamo rinunciare all’uso della macchina e usare ulteriori mezzi più economici ed efficaci come ad esempio l’uso della bicicletta, un mezzo ecologico molto valido per il costo molto basso; la mobilità a piedi che produce solo effetti benefici a livello personale per quanto riguarda la nostra salute. Un’altra alternativa è sicuramente utilizzare i mezzi pubblici, il cui costo del biglietto risulta essere molto più economico rispetto al costo della benzina di un'auto.