Le elezioni politiche del 25 settembre si sono chiuse con uno dei risultati più chiari degli ultimi decenni: la coalizione di centrodestra è riuscita ad ottenere quasi il 44% dei voti, distanziandosi molto dai secondi arrivati, la coalizione di centrosinistra al 26%. Vincitrice indiscussa della tornata non può che essere Giorgia Meloni, il cui partito Fratelli d'Italia ha guadagnato da solo quasi lo stesso numero di voti dell'intera alleanza guidata dal Partito Democratico. I risultati sono però ben diversi guardando la fascia d'età dei 18-34enni: secondo le proiezioni di Opinio Italia per RAI, i più giovani hanno votato per il 20% per il Movimento 5 Stelle, mentre Fratelli d'Italia è solo il terzo partito, con circa il 15%; al secondo posto troviamo il PD al 16%. Cosa comporterà questo risultato per le nuove generazioni?
Ecologia
Nello scorso numero di Zai.net, i nostri giovani reporter hanno riportato i temi che secondo loro sono prioritari per le giovani generazioni. Il posto d'onore non poteva che essere occupato dalle istanze ecologiste, che da qualche anno spingono milioni di under 30 nelle piazze di tutto il mondo. Purtroppo già qui il centrodestra a trazione Fratelli d'Italia va a deludere le aspettative. Il primo partito incoronato dalle elezioni si schiera infatti contro il Green Deal Europeo, perlomeno nella sua forma attuale. Il "patto verde" consiste in un insieme di misure, basate sulla tutela della biodiversità, sull'economia circolare e sull'innovazione smart, volte a far raggiungere all'Europa la neutralità climatica entro il 2050. I limiti indicati dalla UE sono considerati da FdI come "una violenta campagna contro le nostre imprese, una furia ideologica con opachi interessi economici". Difficilmente una crisi climatica come quella attuale - che si incarna in violenti nubifragi come quello recente nelle Marche, o in estati con picchi di caldo record - può essere considerata "ideologica". Per la destra italiana i buoni propositi del Green Deal sono "irrealistici", dei vincoli che faranno perdere posizioni alle economie europea e italiana rispetto a quelle asiatiche. Nel suo programma, Meloni preferisce pensare a delle idee più pragmatiche, come la razionalizzazione delle riserve d'acqua e la progettazione di sistemi di desalinizzazione delle acque marittime. Soluzioni temporanee, che non si interessano al mondo e al clima che le nuove generazioni erediteranno, ma si limitano a tamponare il problema senza affrontarlo. Non va molto meglio per quanto riguarda l'energia: Fratelli d'Italia è a favore dell'utilizzo temporaneo del gas metano per favorire l'indipendenza dalle esportazioni russe. Le risorse rinnovabili sono considerate buone, ma la destra italiana continua a strizzare l'occhio a quelle fossili, senza contare che siamo già in ritardo per salvaguardare il pianeta che conosciamo.
Lavoro giovanile
Altro punto fondamentale per il nostro futuro non può che essere il lavoro. E con rammarico sembra che Fratelli d'Italia aderisca a quella visione superficiale che vede i giovani privi della voglia di mettersi in gioco. Elena Donazzan, assessora veneta all'istruzione e responsabile nazionale lavoro di FdI, crede sia fondamentale far rinnamorare i giovani della bellezza dell'Italia e dell'italianità: "Bisogna riportare dentro il mondo della scuola la bellezza del lavoro, del lavoro come realizzazione di sé". Un'affermazione ideologica e approssimativa: se i giovani non lavorano e non si sentono soddisfatti della loro occupazione non è certo per mancanza dell'amore per il proprio paese, né esclusivamente per l'assenza di auto-realizzazione. Secondo Adapt e Unipolis, un giovane italiano su tre ha svolto una professione in nero nel corso della sua vita, e ciò comporta salari generalmente bassi, precarietà e spesso soprusi da parte del datore di lavoro. Ai microfoni di Senza Filtro Donazzan ha affermato, sicuramente in modo provocatorio, ma in ogni caso inopportunamente: "perché i nostri ragazzi vanno a portare pizze a Londra e considerano disdicevole portare pizze a Venezia?”. Indubbiamente Fratelli d'Italia presenterà dei piani per migliorare i dati e la condizione dell'occupazione giovanile, ma emerge in maniera drammatica la superficialità con cui certe tematiche vengono considerate.
Istruzione
Per quanto riguarda l'istruzione, ben poco è stato messo nero su bianco sul programma comune del centrodestra. In attesa di scoprire quali saranno i fondi destinati alle scuole da parte del futuro governo, lascia perplessità la proposta elettorale di sovvenzionare maggiormente le scuole paritarie con fondi pubblici, su modello di quanto già accade in Lombardia. Fratelli d'Italia intende inoltre superare l'alternanza scuola lavoro, ma è davvero questo ciò che i diretti interessati vogliono? Più volte gli studenti italiani sono scesi in piazza contro gli stage inutili, pericolosi e o non inerenti al loro percorso di studi, ma raramente si sono schierati categoricamente contro l'alternanza in sé, considerata un modo per scoprire il mondo del lavoro. Infine, per quanto riguarda il mondo universitario, Meloni propone di posticipare i test di ingresso delle facoltà a numero chiuso alla fine del primo anno di studi. Il modello, già adottato per Medicina in Francia, dimostra però che gli studenti ammessi al secondo anno sono in numero pressocché simile a quelli che avrebbero superato il test d'ingresso. In altre parole, si avrebbero i medesimi risultati con un maggiore spreco di fondi, in quanto ammettere chiunque al primo anno di corsi come Medicina, Giurisprudenza e Veterinaria comporterebbe l'attivazione di più cattedre e l'occupazione di più spazi, senza contare i disagi organizzativi e logistici.
Diritti
Lo spazio dei diritti non può che essere una nota dolente, perché le posizioni delle nuove generazioni e quelle della coalizione di centrodestra non potrebbero essere più lontane. È un dato di fatto che gli under 30 sono perlopiù favorevoli ai matrimoni e alle adozioni gay, e dimostrano anche una maggiore apertura nei confronti delle persone gender fluid e transessuali. Meloni considera le unioni civili un risconoscimento sufficiente per le coppie omosessuali, e più volte si è espressa contro il fantomatico "gender" nelle scuole. Il tema del fine vita non è citato nei programmi di Fratelli d'Italia, che si propone invece come "difensore della vita" per quanto riguarda l'aborto, un diritto messo in discussione da alcune norme approvate nelle regioni a guida centrodestra. Nulla di detto neanche per lo Ius Scholae, che garantirebbe la cittadinanza italiana a quei bambini figli di immigrati che hanno completato almeno un ciclo di studi nel nostro paese. Tuttavia, la posizione di Meloni sullo Ius Soli è chiara, ed è un definitivo no.
Senza voce
Davanti ai risultati delle elezioni i giovani si ritrovano ancora una volta senza voce, o comunque sia poco rappresentati. La vittoria di Fratelli d'Italia dimostra ancora una volta la sostanziale distanza tra le nuove generazioni e la classe dirigente, che non solo ha altre priorità, ma concepisce anche il presente e il futuro in modo totalmente diverso. Viviamo in un paese democratico, e in quanto cittadini è nostro dovere accettare il volere della maggioranza. Giorgia Meloni ha vinto correttamente ed è giusto che il centrodestra governi. Ma allo stesso tempo proprio la natura democratica del nostro paese dovrebbe obbligare chi è al vertice a prestare attenzione alle minoranze, che rischiano di essere silenziate nei prossimi anni. Tra di esse ci siamo noi giovani, piccola parte di una popolazione mediamente over 50, ma pur sempre coloro che di qui a poco erediteranno l'Italia. Per questo è fondamentale che sia ascoltata la nostra voce, per quanto riguarda il pianeta sul quale vivremo, la vita lavorativa che ci aspetta, la cultura nella quale saremo inseriti e i diritti che desideriamo. Ci sentiamo traditi da una destra che guarda molto più ad un passato forse mai esistito che al futuro che ci aspetta, ma la speranza è che ci sarà più dialogo di quanto ce ne aspettiamo ora. In ogni caso, ci faremo sentire.