Sta tornando in Italia la Carovana della Pace, la quinta dall’inizio della guerra, partita lo scorso 30 marzo direzione Ucraina. L’iniziativa ha l’obiettivo di portare non solo beni di prima necessità nei paesi sconvolti dal conflitto, ma un concreto aiuto umanitario.
A prendere parte all’iniziativa solidale di StopTheWar, rete di oltre 180 organizzazioni impegnate per la costruzione della pace, anche Arci Solidarietà Onlus che con un sua delegazione ha partecipato al viaggio. Partiti da Padova e giunti a Odessa dopo aver percorso 2500 chilometri e più di 48 ore di viaggio per portare 20 tonnellate di aiuti umanitari e 30 generatori. Fra i tanti aiuti concreti donati anche un generatore di corrente elettrica da 200KW all’Ospedale Pediatrico della città. Un gesto per agire concretamente ed essere vicini a chi subisce la guerra in prima persona.
Aiuti umanitari a Odessa e Mykolaiv
Oltre a Odessa la carovana è giunta anche a Mykolaiv in Ucraina, una tappa che si è rivelata piena di emozioni: non una mera distribuzione dei pacchi alimentari, ma l’occasione per scambiare sorrisi di speranza con una comunità che ha accolto i volontari provenienti dall’Italia con musica e danze improvvisate. La delegazione di Arci Solidarietà ha condiviso il viaggio insieme ad AOI, Arcs Culture Solidali, Fairwatch, Municipio Roma VIII , Città metropolitana di Roma Capitale.
Una carovana della pace nel percorso di costruzione della solidarietà per l’Ucraina
A raccontare le esperienze del viaggio, ai microfoni di Zai.Time, Diletta Alese, di ritorno a Roma: “La Carovana può essere d’esempio per le istituzioni come aiuto umanitario e come costruzione della pace che ci aspettiamo possa avvenire il prima possibile. Questa carovana rappresenta la tappa di un percorso più lungo iniziato l’anno scorso con un lavoro costante di solidarietà per l’Ucraina. L’idea è quella di mettere in collegamento le sofferenze e le contraddizioni che ci sono fra chi vive sotto la guerra e chi vive in condizioni di pace. Noi portiamo avanti un lavoro anche di accoglienza e di aiuto umanitario in Italia. La Carovana rappresenta una tappa importante nella costruzione della solidarietà, lontani dalla spettacolarizzazione della guerra. Noi stiamo raccontando molto di più”.
Mykolaiv, una città distrutta dalle bombe russe, ma con voglia di ripartire
Fra le tappe del viaggio la visita a Mykolaiv in Ucraina: “La parte occidentale del paese è meno militarizzata rispetto all’anno scorso. Quando si arriva a Mykolaiv si percepisce quello che è successo perché è una città che è stata aggredita: è una città abbandonata che è stata bombardata. Coloro che non sono riusciti a scappare sono le persone più povere e sono rimaste in città. Non c’è più acqua potabile e per questo abbiamo portato degli erogatori d’acqua per riportare un po’ di quella quotidianità completamente sconvolta dalla guerra”
“Le persone che abbiamo incontrato hanno voglia di costruire insieme un futuro migliore. Abbiamo trovato tanta sofferenza ma anche tanta umanità”: Questo e tanto altro nel racconto di Diletta Alese di Arci Solidarietà.
Riascolta il podcast dell’intervista: https://open.spotify.com/episode/4nC5g7C8G8Raq7HYcZkKy9?si=a508f49323ff4908