Roma, Milano, Bologna, Firenze, Torino, Napoli, continuano a moltiplicarsi in diverse città italiane i tendaggi degli studenti universitari riuniti in una mobilitazione nazionale contro un caro affitto ritenuto insostenibile. Domani, venerdì 12 maggio, alle 10:30, in una delle sedi dell’Università Federico II, è in programma un flash mob organizzato dal Collettivo Autorganizzato Universitario (Cau), mentre alle 17:00, all'Università La Sapienza di Roma, si terrà un'assemblea pubblica per prepararsi al Tavolo di confronto del 18 maggio con la Regione, gli atenei e Lazio Disco .
La situazione critica del caro affitti e le richieste degli studenti
"Studià costa una cifra, l'affitto è una rapina! Ci serve un reddito studentesco". Cosi recita lo striscione del collettivo "Cambiare Rotta" di frontre alla statua della Minerva dell'Università La Sapienza di Roma, dove studenti, fuori sede e non, si sono riuniti in tenda per denunciare la grande crisi sul caro affitti e la carenza di alloggi, resa difficoltosa anche a causa della cancellazionde del fondo nazionale per gli affitti da 330 milioni di euro avvenuta nel mese di dicembre. "Trovare una stanza a Roma a prezzi accessibili e in buone condizioni è praticamente impossibile. I prezzi medi variano fra i 500/600 €, anche soltanto per dei posti letto, quindi neanche per delle stanze singole". Così si esprime Francesco, studente di giurisprudenza della Sapienza e membro dell'organizzazione politica su_sapienza, sulla questione della crisi abitatitiva. "Per noi diritto alla casa equivale al diritto allo studio e non ci possono essere discriminazioni di alcuni tipo, per questo chiediamo interventi in maniera concreta e precisa", continua Francesco. Richiesta fondamentale è quindiquella di "Calmierare i prezzi degli affitti e disporre più studentati pubblici, destinandoli in maniera meritocratica" dichiara Mario, studente di economia della Sapienza.
I commenti dei Ministri Valditara e Bernini
In merito alla questioni del caro affitti il Ministro e del Merito Giuseppe Valditara ha dichiarato ai microfoni di SkyTg24: "Il problema del caro affitti è grave, ma tocca le città governate dal centrosinistra. Nelle città dove ci sono gli accampamenti degli studenti, le giunte comunali non hanno attivato politiche a favore dei giovani e degli studenti", dichiarazioni che hanno destato parecchie reazioni negative da parte delle forze politiche, soprattuto da parte dei sindaci dei comuni di centro-sinistra, e dagli studenti in primis: "Il diritto allo studio è una delega a livello regionale. Le città e i comuni possono giocare un ruolo fondamentale, ma di competenze la palla è nelle mani delle regioni, che negli ultimi anni sono anche amministrate dal centro-destra". In merito alla questione è intervenuto anche il Ministro dell'università e della ricerca Anna Maria Bernini che ha commentato le parole di Valditara ritenendo opportuno "Non alimentare polemiche inutili con i comuni", mentre in un'intervista a 24 Mattino su Radio 24 dichiara: "Abbiamo chiesto un censimento degli immobili inutilizzati affinché vengano messi a disposizione per gli studenti. Noi siamo arrivati qualche mese fa e abbiamo già messo sul tavolo 400 milioni sugli alloggi per gli studenti e 500 milioni per le borse di studio: è quasi un miliardo sulla legge di bilancio. Poi passeremo anche ai fondi del Pnrr. Garantiamo al momento per l’assegnazione di ulteriori 7.500 posti letto. Abbiamo 40mila posti letto. Questo è già velocizzare, ma vogliamo andare avanti su questo. Da qui al 2026 dovremmo avere oltre 70mila posti letto in più”. Riguardo a ciò gli studenti ritengono che questo sia un ottimo primo passo, ma occorre comunque uno sforzo maggiore per fare in modo che che i posti letto vengano assegnati ai più bisognosi secondo critieri meritocratici e che i rappresentanti del CNSU ricevano più attenzioni da parte del Ministro.