"Non vogliamo che ci siano avvoltoi in via D'Amelio, ipocriti che portino corone e onori fasulli" così Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso dalla mafia e animatore del movimento delle agende rosse, alla vigilia dell'anniversario della strage di via D'Amelio, in cui il giudice perse la vita insieme a parte della sua scorta. Per domani sono previste manifestazioni a Palermo e le dichiarazioni di Salvatore Borsellino sono un vero e proprio atto di accusa al ministro Nordio che vorrebbe modificare il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
"Ho giurato - spiega Borsellino - che non avrei più permesso simboli di morte laddove c'è l'Albero della pace voluto da mia madre e dove intendo realizzare un Giardino della pace [...]. Le esternazioni del ministro Nordio, al di là del loro esito, hanno mostrato la volontà di demolire la legislazione pensata da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per dare gli strumenti necessari a combattere la criminalità organizzata. Non deve essere consentito".
E proprio domani a Roma verrà inaugurato il progetto La Giusta Frequenza - Giovani Reporter della Memoria, che metterà in rete 30 scuole italiane per la realizzazione di un canale radiofonico interamente dedicato alla promozione della legalità e dell'antimafia grazie a Fondazione Media Literacy.