Patrick Zaki è libero: il Presidente Egiziano Al-Sisi ha concesso la grazia all'attivista egiziano studente dell'Università di Bologna e accusato di aver scritto e diffuso notizie false. La famiglia sta aspettando, in queste ore, il figlio fuori dal commissariato di Mansura. La Premier Giorgia Meloni: "Voglio ringraziare Al-Sisi per questo gesto molto importante, è sempre stato disponibile e attento fin dal primo incontro".
Dopo la sentenza di condanna a 3 anni di carcere emessa dal Tribunale di Mansura, nella giornata di ieri è arrivata la svolta: l'attivista egiziano Patrick Zaki ha ottenuto la grazia dal Presidente Al Sisi e nella giornata odierna verrà liberato. I genitori dello studente laureatosi un paio di settimane fa all'Università di Bologna e dal 2020 accusato di aver scritto e diffuso sui social messaggi non graditi alla Nazione stanno aspettando l'uscita dal commissariato del figlio in queste ore.
All'ANSA, l'ambasciatore egiziano a Roma, Bassam Rady, ha dichiarato: "L'uso da parte del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi della sua autorità costituzionale per concedere la grazia presidenziale è un apprezzamento personale per la profondità e la forza delle relazioni italo-egiziane, e la rapidità della grazia ne è la migliore prova, in particolare poiché è avvenuto meno di 24 ore dopo l'emissione della sentenza definitiva".
A intervenire sulla liberazione anche la Premier Giorgia Meloni che ha commentato così la notizia: "Patrick Zaki ha ricevuto la grazia dal presidente della Repubblica egiziana e voglio ringraziare il presidente Al-Sisi per questo gesto molto importante. Fin dal nostro primo incontro a novembre, io non ho mai smesso di porre la questione e ho sempre riscontrato da parte sua attenzione e disponibilità. E voglio ringraziare l'intelligence e i diplomatici, sia italiani che egiziani, che in questi mesi non hanno mai smesso di lavorare per arrivare alla soluzione auspicata"