Attualità
Studenti dall’Ucraina e dalla Russia trovano la pace all’Università di Palermo
Molti giovani sono stati ospitati nelle università e accademie regionali. Ersu: “Vogliamo farli rimanere nostri ospiti e dare il nostro piccolo contributo"
Redazione | 24 luglio 2023

Dalla Russia e dall’Ucraina per studiare, trovare un clima di pace e scappare dagli orrori della guerra: è la storia di alcune studentesse e studenti giunti a Palermo e aiutati dall’ente regionale del diritto allo studio. 

Ersu Palermo assiste con le borse di studio e servizi presso le residenze universitari alcune giovani russi e ucraini, alcuni giunti in Italia a inizio conflitto un anno e mezzo fa. 

Molti di loro avevano la possibilità di restare presso le strutture dell’ente del diritto allo studio entro il prossimo 31 luglio, ma dall’ente hanno già fatto sapere la volontà di prolungare l’assistenza e il supporto compatibilmente con le nuove assegnazioni dei posti letto del bando di concorso aperto(anche esso con scadenza a fine mese). 

Come sottolineato dal Presidente Michele D’Amico e dal Direttore Ernesto Bruno: “Quest’anno, al termine del periodo previsto per la loro accoglienza nelle nostre strutture fissato nel giorno 31 luglio prossimo considerata la particolare situazione internazionale, stiamo disponendo la possibilità che questi studenti possano rimanere nostri ospiti alle medesime condizioni e fino a quando non completeranno il corso degli studi, compatibilmente con le nuove assegnazioni dei posti letto del bando di concorso aperto a tutti che, desideriamo ricordare con l’occasione, la partecipazione attraverso il sito www.ersupalermo.it scade alle ore 14 del giorno 31 luglio 2023”.

“Anche noi – continuano il presidente di ERSU Palermo e il direttore – siamo convinti della necessità di riaffermare il diritto e il dovere alla coesistenza pacifica dei popoli europei: il popolo russo e quello ucraino hanno una lunga storia di relazioni e di cooperazione con l’Italia. Nel nostro piccolo vogliamo dare un contributo al dialogo tra i popoli che possano, nel più breve tempo possibile, tornare in pace. Sotto questo profilo consentire alle future generazioni dirigenti di questi paesi di studiare insieme e dialogare non può che fare bene ai processi di riappacificazione e di coesistenza.”

Un contributo simbolico al contrasto alla guerra e all’offrire assistenza, conforto e pace a coloro che, ormai da mesi, vivono il dramma della guerra sulla loro pelle. Un piccolo gesto per far capire che le alternative ci sono e per sottolineare, ancora una volta, il ruolo fondamentale dello studio in un percorso di indipendenza. 

Vogliamo perciò – continuano ancora Michele D’Amico ed Ernesto Bruno – dare un simbolico contributo per indebolire le ragioni del conflitto con la Russia e rafforzare le ragioni della pace con l’Ucraina. Ci auguriamo che le proposte di pace emergenti – concludono il presidente di ERSU Palermo, Michele D’Amico e il direttore Ernesto Bruno – possano trovare ascolto da parte di tutti i governi, nella considerazione che non ci sono nazioni da sconfiggere o da destabilizzare, ma la necessità di fare tornare a funzionare la ragione nei palazzi di governo di tutti i paesi coinvolti nel conflitto e che chi ha aggredito per primo deve tornare a fare prevalere il dovere della responsabilità ben sapendo che anche il proprio popolo non vuole la guerra ma la pace.”

 

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