Carcere per i genitori che non mandano i figli a scuola e divieto all'utilizzo del cellulare per i minori che delinquono, queste alcune misure in discussione nel nuovo decreto legge previsto dal Governo Meloni. In serata la discussione al Consiglio dei Ministri.
Sbarca oggi, giovedì 7 settembre, in CDM la proposta del nuovo decreto contro la criminalità minorile sul quale il governo di centro destra sta lavorando da settimane. La bozza del dl nasce dopo i fatti di Caivano e dalla necessità, espressa anche dalla Premier Giorgia Meloni, di intensificare le norme in grado di contrastare la criminalità minorile e fenomeni quali la dispersione scolastica.
Al momento sono 14 gli articoli previsti nella bozza del nuovo decreto legge. Fra le novità la volontà di inserire un nuovo articolo che prevede una pena fino a due anni di carcere per chi "rivestito di autorità o incaricato della vigilanza sopra un minore, omette, senza giusto motivo, d'impartirgli o di fargli impartire l'istruzione obbligatoria". In altre parole, i genitori o tutori che non faranno frequentare ai loro figli la scuola dell'obbligo (dai 6 ai 16 anni di età) rischiano la reclusione e non solo, come era già previsto dall'articolo del codice penale, una multa di 30 euro. Alla famiglia, in questa fattispecie, verrà tolto anche l'assegno d'inclusione.
Per i minori accusati di reati legati ad armi o droga o condannati, anche con sentenza non definitiva, per delitti contro la persona o contro il patrimonio, il questore può disporre il divieto di utilizzo di piattaforme e dispositivi telematici quali i telefoni cellulari.
Misure più rigide per chi si macchia di reato, anche se minorenne: sono previsti Daspo urbano e avviso orale del questore anche per coloro che abbiano compiuto 14 anni.
Nel decreto sono previste alcune misure per proteggere le vittime di reati online: le persone in questione potranno chiedere l'oscuramento dei propri dati ai siti e ai social.
Fra i contrari all'inasprimento delle pene per i minorenni vi è anche Ilaria Cucchi, senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Italiana che ha commentato così la proposta: "Follia della propaganda di destra".