Il 10 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale e il benessere psicologico è una tematica che da sempre è a cuore anche di chi si occupa di diritto allo studio. Fra gli enti impegnati nel garantire ascolto, supporto, consigli e un benessere a 360° per gli studenti c’è anche l’ESU di Venezia che, in occasione dell’anniversario, ha organizzato un convegno, presso l’aula magna di Ca’ Dolfin, insieme al Centro di Salute Mentale ULSS 3 Serenissima e in collaborazione con gli Atenei veneziani.
Presenti all’incontro i rappresentanti degli atenei veneziani e gli studenti, beneficiari dei servizi oggetto dell’incontro: Università Ca’Foscari, Università IUAV, Accademia di Belle Arti, Conservatorio di musica “B.Marcello”.
Oltre alle docenti delegate all’inclusione di ogni università, era presente il prorettore Elti Cattaruzza di Ca’ Foscari, che ha ospitato gli altri referenti nella sede di palazzo Dolfin.
In sala anche i referenti dei servizi psichiatrici e per le dipendenze dell’ASL veneziana, gli psicologi e le psicologhe dei servizi di ascolto e dei servizi di orientamento e inclusione.
ESU Venezia ha presentato, insieme alla comunità studentesca, il lavoro congiunto di scambio di prassi e di prospettive iniziato a maggio scorso.
Ogni Servizio ha, inoltre, presentato le proprie attività laboratoriali e le proposte per la giornata della salute mentale che prevedevano un calendario di incontri ed esercitazioni sul tema dell’ansia e, in generale, sul benessere psicofisico che si sono tenuti nel mese di ottobre e proseguiranno nel mese di novembre nelle sedi delle varie Università.
Il Centro di Orientamento e Consulenza psicologica dell’ESU di Venezia ha proposto, in particolare, un “laboratorio sulla gestione dell’ansia da esame”, un Mindfulness lab e l’avvio di un gruppo di ascolto, “Capirsi in gruppo”, condotto da uno psicologo. Gli incontri si tengono e si terranno su base quindicinale, nella sede di Venezia e di Mestre, ogni lunedì sera.
La responsabile del Centro, Anna Tortorella, ha presentato una “Lettera aperta ai docenti” sul significato del termine ‘salute/non salute mentale’ da applicare e approfondire per chi studia all’Università. L’invito parte da una domanda: “Come possiamo creare un ambiente di apprendimento allargato, in cui gli studenti e le studentesse vivono con piacere e impegno (senza soccombere allo stress) l’esperienza universitaria?”. La lettera contiene un vademecum per gli insegnanti utile a riconoscere quei segnali che possono indicare, tempestivamente, che lo studente sta vivendo una difficoltà (d’apprendimento o psicologica), come intervenire per evitarli e quali sono le modalità d’approccio più valide per dare un supporto concreto, in aula e al di fuori di essa.
L’età del giovane che frequenta l’Università rappresenta un periodo in cui possono emergere i disturbi mentale – e allora ne vanno colti i segnali – ma rappresenta anche una fase della vita fertile e preziosa per poter intervenire efficacemente.
I rappresentanti degli studenti hanno partecipato anche alle fasi di programmazione: a parlare sono state le due rappresentanti di IUAV, Angelica Morresi – che siede anche nel CdA ESU e del Conservatorio - e Lisa Zoccoletto. Le due studentesse hanno discusso sulle condizioni in cui, spesso, si trovano molti giovani nell’affrontare gli esami, il percorso di studi e il futuro (incerto) sul lavoro: a volte non mancano sensazioni di delusione e di insoddisfazione. Nelle casistiche più gravi alcune studentesse o studenti, come la cronaca spesso racconta, possono arrivare ad atti di autolesionismo o al suicidio.
Per questo, oltre alla promozione ed erogazione di sportelli d’ascolto e inclusione presenti in ogni sede (Università, Accademia e Conservatorio), Esu Venezia ha attivato, già da molti anni, il Centro di Orientamento e Consulenza psicologica “Cuori”.
Nato come Servizio di orientamento per la scelta scolastica e professionale post-diploma, come da Legge regionale 8/98, negli anni si sono aggiunti diversi servizi, tra cui quello di consulenza psicologica. Attualmente lavorano al centro due psicologhe-psicoterapeute a tempo pieno, con il supporto di una collega con incarico professionale per 10 ore alla settimana e con l’aiuto anche di giovani colleghi specializzandi in psicoterapia.
Il Centro Cuori offre counselling individuale e in gruppo, psicoterapie brevi, colloqui e laboratori. Il Centro si trova nel centro storico di Venezia, in prossimità della chiesa dei Frari, ad appena dieci minuti dalla stazione ferroviaria e dalle sedi universitarie.
Un centro di ascolto e di guida psicologica che è stato ancora più prezioso durante e nel post-pandemia, dove a causa dell’isolamento, della paura del contagio e con l’accrescere delle incertezze sul futuro le richieste d’aiuto sono aumentate. Nel 2022 le consulenze individuali registrate presso il Centro sono state 1154, raggiungendo ben 524 studenti che si sono recati presso la struttura. All’edizione del laboratorio “Ansia e vita universitaria: capire e gestire la tensione” organizzato a maggio e a ottobre 2022 sono stati circa 100 studenti a registrarsi. Il 38,7% delle persone aveva un problema di ansia o di gestione dello stress, seguito da un 21% che presentava difficoltà di tipo relazionale.
I percorsi di promozione del benessere psicologico non sono però limitati solo alle attività del centro, ma l’obiettivo di Esu Venezia è quello di avviare un percorso anche nelle residenze, quali luoghi di apprendimento alle relazioni. L’obiettivo è evitare l’isolamento e promuovere occasioni di confronto e socializzazione fra gli studenti fuori sede che, secondo la relazione effettuata dalle psicologhe del Centro, nell’ultimo anno rappresentano il 71% di coloro che hanno usufruito di un percorso di counselling.
Presso gli alloggi verrà condotta anche una ricerca scientifica sui fattori di benessere e di malessere dei residenti, una relazione che si concluderà a fine 2024 e offrirà un ulteriore supporto per approfondire le esigenze dei beneficiari del diritto allo studio.
Sull’attenzione posta sulla salute mentale da ESU Venezia ha parlato anche il presidente, Piergiovanni Sorato, che ha lanciato un invito ai ragazzi all’ascolto: “L’obiettivo prioritario di ESU è quello di offrire agli studenti universitari tutti i mezzi per affrontare al meglio la carriera universitaria ed è indiscutibile, ormai, che ci siano molte difficoltà per gli studenti, soprattutto dopo il periodo appena terminato della pandemia, che non ha assolutamente aiutato i giovani a trovare risoluzione a numerosi problemi, anche di natura psicologica.
Durante questa giornata si è parlato e discusso di molti temi, traendo tanti spunti su possibili attività e azioni future, tutte seguite dal consiglio più spassionato che si possa dare: non abbiate paura di parlare, nessuno vi giudica, ma parlatene perché è fondamentale.
Il mio augurio è che questa sia la prima di molte altre iniziative di condivisione assieme a tutte le istituzioni, atenei ed aziende sanitarie che gravitano attorno al mondo dell’Università, perché migliore sarà il percorso accademico degli studenti migliore sarà anche il loro e nostro futuro”.