Entrare a scuola con lo smartphone è una pratica sempre più comune per gli adolescenti, e ancora più comune è l'utilizzo di questi durante le lezioni scolastiche. L'utilizzo dei telefoni in classe è un argomento sempre più discusso da molti: possono rivelarsi un ottimo strumento di supporto per integrare le spiegazioni e svolgere ricerche veloci, ma potrebbero anche diventare un vero e proprio ostacolo alla concentrazione degli studenti che non riescono a trattenersi dall'utilizzo di social e applicazioni ludiche sottobanco.
Alcuni Paesi, come l'Inghilterra, hanno preso posizione e hanno deciso di proibire l'utilizzo dei device in classe, anche in Italia si inizia a pensare a una misura simile.
In Inghilterra
Nel Regno Unito il 97% dei bambini a 12 anni possiede già uno smartphone. Lo scorso anno l'Unesco aveva invitato gli Stati a prendere misure per limitare l'utilizzo dei dispositivi e migliorare la concentrazione dei ragazzi nelle classi, l'Inghilterra si è mossa in fretta e ha emanato recentemente una circolare che invita i presidi a scegliere tra quattro opzioni diverse per avviare questo processo.
La prima opzione, la più severa, prevede il divieto di introdurre i telefoni a scuola, la seconda si limita a lasciare i dispositivi allo staff all'entrata dell'istituto, la terza di disporre i cellulari in un armadietto e infine la quarta, la più tollerante, concede agli studenti di portare i telefoni con sè ma solo se spenti.
Ma non finisce qui, sono previste persino delle pene per chi non rispetta le regole: confisca del telefono e punizioni. Inoltre gli insegnanti possono perquisire le borse dei ragazzi e la scuola verrà assistita legalmente dal Governo nel caso in cui i genitori decidano di fare ricorso.
In Italia
In Italia, secondo una ricerca condotta da Swg per Italian Tech e Telefono Azzurro, il 75% dei giovani tra i 6 e i 9 anni ha già un cellulare. Questa è di per se un'età particolare, dove la concentrazione dei ragazzi in classe è messa a dura prova da qualsiasi distrazione e l'utilizzo dei telefoni non si schiera di certo a favore dell'attenzione in classe.
Il Ministro dell'istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, si è espresso recentemente in merito alla questione, dichiarandosi favorevole all'adozione di misure per vietare e ridurre l'utilizzo dei dispositivi a scuola. Già all'inizio del suo mandato a dicembre 2022 aveva emanato una circolare per "tutelare l'apprendimento dei ragazzi e il rispetto dei docenti", ma ora le misure si fanno più stringenti: no categorico ai telefoni per gli studenti di elementari e medie e si ragiona su come limitare l'utilizzo anche al liceo.