Attualità
Ringraziamo Tiktok per la cosmeticoressia
Perché vediamo sempre più spesso bambine fare skincare sui social?
Benedetta Bassino | 11 agosto 2024

Che cos’è la cosmeticoressia?

Si tratta di un nuovo fenomeno, nato negli USA, ma che ha raggiunto le cittadine e i cittadini europei, tramite i social media, in particolare Tiktok e Instagram.
Milioni di bambine, tra i 6 e i 12 anni parlano di skincare e di prodotti per la cura della pelle, quali retinolo, acido ialuronico, sieri, maschere e creme idratanti, registrandosi mentre offrono consigli di bellezza e svolgono la loro skincare routine, spesso articolata (5/6 passaggi) e composta da prodotti i cui principi attivi risultano non solo inutili se applicati su una pelle così giovane, ma anche dannosi.

#Sephorakids

L’ossessione per la cura della pelle si accompagna ad un’altra dipendenza, quella nei confronti del negozio per eccellenza in cui questi prodotti vengono acquistati, osservati e resi oggetto di desiderio: Sephora.
Il riconoscimento della dipendenza dai cosmetici come subordinata a quella dal luogo in cui vengono venduti, getta luce ulteriormente sul fenomeno della cosmeticoressia, rendendone evidenti i presupposti: i social media.
La parte dei social media dedicata ai prodotti make-up e skincare non è mai stata così ricca di contenuti come negli ultimi anni: si passa da dei semplici grwm (Get ready with me), video volti all’intrattenimento tramite la condivisione del come ci si prepara per uscire, a veri e proprio video illustrativi di prodotti cosmetici, perlopiù scientificamente deficitari e sovradeterminati dal giudizio che la comunità social ha già espresso sui prodotti di tendenza.
Il dilagare della “Sephora-mania”, la sovraesposizione di questo store sui social, la sua studiata architettura interna, il suo avere una sezione dell’app chiamata “Hot on Social Media”, i video delle celebrità intente a sfoggiare, nei loro Sephora unboxing i prodotti acquistati, caratterizzati spesso da packaging esteticamente apprezzabili, ha portato ad una vera e propria schiavitù delle troppo giovani future donne.

Perché?


L’influenza mediatica e il costante bombardamento di video Instagram e Tiktok su Sephora e sui prodotti cosmetici è il canale di sfogo dell’ossessione, ma cosa c’è prima?
Sono infatti le possibili risposte a questo interrogativo a mettere in luce quanto, ancora una volta, il sistema economico e ideologico capitalista sia dannoso.
Cosa spinge delle bambine così piccole a ricorrere alla chimica cosmetica e, in particolare, ai prodotti anti-age?
Forse, prima ancora di potersi autodeterminare come donne, le bambine sono vittime di un sistema patriarcale che le ricopre di aspettative tossiche, oppure si tratta di una questione psicologica legata al bisogno di appartenere a qualcosa?
Sicuramente bisogna apparire belle e giovani, da sempre e per sempre, perché questa è una delle tante condanne a cui la donna è ancora sottoposta; ma il fattore psicologico e sensibile dell’esperienza di acquisto, utilizzo e condivisione all’interno di una comunità social della propria make-up e skincare routine non va sottovalutata.
Chi infatti non vorrebbe fare parte di una comunità per definizione composta da persone belle, ricche e famose?

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