Lea Garofalo nacque a Petilia Policastro in provincia di Crotone il 24 aprile 1974. A soli 9 mesi perse il padre, crebbe senza una figura paterna ma con l’educazione fornita della madre, dalla nonna e dai due fratelli maggiori i quali rivendicheranno, anni dopo, la morte del padre. All’età di 14 anni anni si innamorò del 17enne Carlo Cosco e i due decisero di stabilirsi a Milano, dove nel dicembre del 1996 venne alla luce Denis.
Tutto cambiò quando il 7 maggio 1996 Carlo Cosco e alcuni componenti della sua famiglia vennero arrestati per uso di stupefacenti, fatto che spinse Lea a decidere di divorziare e ottenere l’affidamento della figlia. Per Cosco fu difficile accettare la volontà della moglie e questo diede vita ad accese e violente discussioni, molte delle quali deviate dall’intervento della polizia. Stanca di vivere nella paura dei soprusi, dopo aver confessato alla polizia tutto ciò che sapeva, Lea venne inserita nel programma di protezione insieme a Denis; ma questo non bastò a frenare il desiderio di vendetta di Cosco: Il 24 novembre 2009 Lea venne uccisa da un amico dell’ex marito in un appartamento di Milano.
Il giorno dei funerali nei giardini di fronte a Via Montello venne affissa una targa in sua memoria, e qualche anno dopo il Comune di Milano conferì a Denis Cosco l’Ambrogino d’oro. Il 14 marzo 2018 il Presidente della Repubblica Mattarella conferì a Lea la medaglia d’oro del merito civile. Quella di Lea è la figura di una donna coraggiosa, che non è mai stata amata, che non ha mai conosciuto l’amore ma che lo ha insegnato a sua figlia Denis. Ci chiediamo se dopo una vita di violenza e timore, non sia stata proprio la morte a permettere a Lea di vivere una nuova vita, questa volta eterna.