Il consumo di droghe è estremamente diffuso tra i giovani. A rivelarlo i dati della Relazione annuale del 2024 al Parlamento sul fenomeno della tossicodipendenza, relativi al 2023, secondo cui la diffusione e il consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope in Italia è caratterizzato da trend in aumento: in rapporto sia ai consumi, sia ai reati penali in violazione del “Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”, sia alla domanda di trattamento.
Nel 2023, secondo la Relazione, ci sono state ben venticinque allerte diramate dal Sistema nazionale di allerta precoce del Dipartimento per le politiche antidroga (Dpa) ai centri collaborativi preposti. Le due di grado più elevato riguardano la diffusione del fentanyl, un oppioide sintetico con una potenza superiore oltre ottanta volte a quella della morfina e della xilazina, un potente sedativo solitamente impiegato in veterinaria, usata nel mercato illegale come adulterante.
Davanti alla diffusione dei consumi di droghe fra gli adolescenti si registra un aumento delle operazioni antidroga e dei sequestri da parte delle forze di polizia (rispettivamente, +6% e +17%), con 89 tonnellate di sostanze stupefacenti confiscate in Italia e anche nelle acque internazionali limitrofe. Assieme all’aumento dei consumi, la Relazione sottolinea il coinvolgimento dei minorenni nell’ambito della produzione, del traffico e della detenzione illecita di sostanze stupefacenti: sono aumentati infatti del 10% i giovani under 18 denunciati all’Autorità Giudiziaria per reati penali correlati alla droga.
Sempre secondo quanto riportato dalla Relazione, si conferma l’aumento del consumo di sostanze psicoattive tra i giovani tra i 15 e i 19 anni rispetto all’anno precedente: quasi 960mila giovani, pari al 39% della popolazione studentesca, hanno riferito di aver consumato una sostanza illegale almeno una volta nella vita e oltre 680mila (28%) nel corso dell’ultimo anno. In confronto al 2022, inoltre, sono aumentate le percentuali di studenti tra i 15 e i 19 anni che fanno uso di sostanze almeno una volta all’anno: la percentuale di chi fa uso della cocaina è salita dall’1,8 al 2,2%, quella di chi fa uso di stimolanti dal 2,1 al 2,9%, mentre la percentuale di uso di allucinogeni è salita dall’1,6 al 2%, così come quella riguardante le nuove sostanze psicoattive, salita dal 5,8 al 6,4%. Le smart drug più consumate dai ragazzi, invece, sono cannabinoidi sintetici (4,6%), ketamina (1,3%), oppioidi sintetici (1,3%), catinoni (0,8%) e Salvia Divinorum (0,5%).
Il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha definito “impressionanti” questi numeri in quanto: “il 39% di chi fa uso di cocaina si è avvicinato a questa droga prima dei 15 anni, 140 mila studenti hanno consumato alcol almeno 20 volte negli ultimi 30 giorni; più del 30% degli studenti riferisce una prima ubriacatura prima dei 15 anni, 280 mila studenti hanno utilizzato psicofarmaci senza prescrizione medica nel 2023, con prevalenze doppie tra le ragazze rispetto ai ragazzi”. Sono aumentati allo stesso tempo anche gli accessi al Pronto soccorso per situazioni direttamente correlate alla droga: 8.596 solo nel 2023, il 5% in più, con un 10% di minorenni.