Domenica 25 aprile, anche quest’anno al Dolby Theatre, si terrà la cerimonia di premiazione degli Oscar, che è stata posticipata di due mesi rispetto alla data prevista, a causa della pandemia di Coronavirus. È la quarta volta nella storia degli Oscar che la cerimonia viene posticipata e la prima volta dal 1934 che sono candidati film usciti in due anni diversi; sempre a causa della pandemia, sono stati modificati i criteri di ammissibilità dei film, per tenere conto anche di tutti i film distribuiti nelle varie piattaforme streaming, poiché pochissimi sono stati quelli che abbiamo avuto la possibilità di vedere al cinema.
Candidati
Nonostante i cinema siano rimasti chiusi a lungo tempo, come possiamo vedere dalle nomination di quest’anno, la produzione di film non si è fermata. Tra i candidati al premio di miglior film sono molti i papabili vincitori, tra cui Nomadland, che ha già ottenuto moltissimi riconoscimenti, con la regista Chloé Zhao, che è solo la sesta regista donna a ricevere la nomination in 93 anni; Sound of Metal, che è un film forte ed emozionante, che è reso estremamente coinvolgente grazie all’interpretazione del protagonista Riz Ahmed, che è il primo attore musulmano a ricevere una candidatura agli Oscar; Il processo ai Chicago 7, che racconta la storia in un modo diverso dal solito, che stupisce e che dà allo spettatore uno spunto di riflessione importante. Tra gli attori che hanno ricevuto la nomination c’è Chadwick Boseman, candidato per il suo ultimo film prima di morire a soli 43 anni: probabilmente la sua interpretazione non è la migliore tra le candidate, ma di sicuro ci fa pensare a quanto avrebbe potuto fare dopo quel film, perciò, se dovesse ricevere un Oscar postumo, sarebbe un grandissimo gesto per onorarlo di tutto quello che ci ha dato e che ci avrebbe potuto dare come attore, e un’occasione per ricordarlo ancora una volta. Anche l’Italia parteciperà a quest’edizione degli Oscar con Pinocchio di Matteo Garrone, candidato per i costumi e per i trucchi, e con Io sì, la canzone di Laura Pausini per il film La vita davanti a sé.
Le novità che guardano al futuro
Le nomination di quest’anno, varie e in alcuni casi quasi rivoluzionarie, ci fanno capire che l’Academy si sta piano piano svecchiando e sta evolvendo. Il cinema ci insegna che in ogni storia c’è qualcosa che la rende attuale, che perciò le storie del passato si rispecchiano nel presente e ci danno modo di riflettere e di cambiare; ci insegna che raccontare del passato non significa tornare indietro ma, anzi, procedere in avanti, con la consapevolezza che il nostro futuro e la nostra evoluzione si appoggiano a tutto ciò che c’è prima, e che un bel film è tale quando ci trasmette tutto questo e ci fa sentire qualcosa dentro, senza fare distinzioni di genere, colore e religione.