Ripartenza è l’imperativo di questo periodo che finalmente ci vede uscire molto lentamente dalla pandemia da Covid 19. Le città ripartono e con esse le comunità tutte, ognuno cerca di ritornare ad una propria normalità. Ripartono così anche gli eventi di cultura, importanti per la salute di una società che ha bisogno di ricominciare e importante per quei piccoli centri di provincia dove l’alternativa è fondamentale.
È il caso di Cassino, città del Lazio meridionale che proprio ieri ha presentato la propria programmazione teatrale in occasione della riapertura del Teatro Manzoni della città. Un evento importante soprattutto perché è la più grande stagione che un teatro comunale propone nella regione Lazio. Una rassegna speciale di tredici spettacoli che la città di Cassino non ha mai visto, presentata durante la conferenza stampa nella sala Restagno del comune della città martire. L’assessore alla cultura Danilo Grossi, il direttore del Cinema Teatro Manzoni Enzo Pagano ed il direttore artistico di Radio Cassino Stereo Marco Pagano, hanno annunciato date ed eventi definite insieme all’ATCL (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio) con Luca Fornari (amministratore delegato), Alessandro Berdini (direttore artistico) e Carlo Paini.
Proprio con Luca Fornari abbiamo parlato di giovani e teatro, di questa “forma di comunicazione, di trasmissione di cultura e di idee” poco apprezzata dalla Gen Z. Quella di Cassino: “È una programmazione che anche i giovani possono apprezzare, ma pensiamo di costruire un percorso con il Teatro di appuntamenti più dedicati ai ragazzi” ha chiarito ai microfoni di Zainet l’amministratore delegato dell’ATCL. “Il problema del teatro nel nostro paese è che ha un pubblico più che adulto, anche per i meccanismi di fruizione degli spettacoli. Il ragionamento che il teatro deve fare è come rinnovarsi per poter intercettare in maniera più ampia gli under 25".
Il teatro Manzoni di Cassino è un esempio di come sia importante ripartire dalla cultura per valorizzare il territorio. Il teatro può essere il centro nevralgico della cultura per una città di provincia come Cassino, per la regione Lazio e per la comunità tutta, soprattutto quella dei più giovani, che cerca di ripartire dopo il difficile periodo.