La tutela del Diritto allo Studio non è soltanto borse di studio, ristorazione e alloggi, ma anche servizi culturali che danno un valore aggiunto al percorso di studio dei ragazzi e delle ragazze iscritti all’università: le iniziative culturali e di aggregazione rappresentano un segmento che danno agli organismi per il diritto allo studio una possibilità in più di aiutare i giovani in questa importante fase di crescita e di relazioni, facendoli anche uscire dall’isolamento in cui – soprattutto come fuorisede – ci si può sentire in un contesto nuovo e diverso: tra queste iniziative rientra, sicuramente, il premio Giovanni Verga, realizzato dall’Ersu Catania e giunto alla sua quarta edizione.
Con un passo tratto dall’ultimo capitolo de I Malavoglia di Giovanni Verga, recitato, con voce profonda e avvolgente, dall’attrice e regista Alessandra Salamida, si è chiusa la mise en scène degli otto studenti-attori dell’Università degli studi di Catania che hanno preso parte alla quarta edizione del Premio Giovanni Verga sul tema “Luoghi e percorsi verghiani”.
Gli studenti hanno dato vita allo scrittore siciliano recitando brani tratti dai romanzi “I Malavoglia”, “Storia di una capinera” e “Il marito di Elena” e dalle novelle “Rosso Malpelo”, “La Lupa” e “L’ultima giornata” prima di stringersi in forte abbraccio illuminati da una luna velata e dall’applauso dei numerosi presenti.
«Il teatro è come la vita, è una storia in cui si mescolano passione e amore» ha spiegato l’attrice Alessandra Salamida prima della proclamazione dei vincitori del premio, giunto alla quarta edizione, organizzato dall’Ersu di Catania nei locali del Lido dei Ciclopi.
A conquistare la giuria – composta da Sarah Zappulla Muscarà, Giovanna Alfonzetti, Danilo De Luca e Gloriana Orlando –, e di conseguenza il primo premio, è stata la studentessa Alessia Zuccaro con il passo dedicato al naufragio della Provvidenza tratto dal terzo capitolo de I Malavoglia.
Sul podio anche Milena Carrà con un brano da Storia di una Capinera e Gianfranco Pisa con un passo da Il marito di Elena.
A recitare i brani delle celebri opere del Verga anche gli studenti Sofia De Gregorio, Aurora Sinatra, Eliana Stramondo, Andrea Catalano e Anna Monaco.
Una serata – condotta dalla giornalista Valentina Sciacca – che ha evidenziato l’importanza della letteratura, soprattutto dei grandi classici come quelli del Verga, per “leggere” il presente con gli occhi del passato.
Da autentico cronista del suo tempo, Verga con la sua vasta produzione letteraria ci ha consegnato uno spaccato di quella società evidenziandone la voglia di riscatto sociale di quei personaggi che appartengono alle classi più umili: contadini, pescatori, operai, piccolo-borghesi.
E con loro quegli aspetti sociali ed economici dell’epoca oggi ancora attuali. Uno scrittore che l’ERSU di Catania contribuisce a far studiare ai giovani in una prospettiva sempre più europea e più moderna evidenziandone i testi e il messaggio della sua scrittura nella storia letteraria. Solo coltivando la memoria e i testi dei grandi scrittori, che possono avere la funzione di un vero e proprio “antidoto”, è possibile combattere i processi antisociali e le problematiche attuali che aumentano il divario tra le persone, come ad esempio la dispersione scolastica.
«In questi luoghi Verga ha ambientato I Malavoglia e Fantasticheria, un luogo magico intriso di miti e leggende come quelle di Aci e Galatea e di Polifemo e Ulisse ed è proprio in questi luoghi che da quattro anni organizziamo il premio che riscuote sempre più successo tra i giovani. Un momento importante che vede come protagonisti gli studenti, ma anche personalità del mondo della cultura e dello spettacolo” ha spiegato il delegato alla Cultura dell’Ersu Salvatore Cannizzaro al fianco del presidente Salvatore Sorbello e del direttore dell’ente regionale per il diritto allo studio Salvatore Cantarella.
Nel corso della cerimonia, sono stati premiati anche il giornalista e direttore dell’Ansa Luigi Contu e gli attori Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini.
Tra i presenti alla manifestazione anche Francesca Longo, pro-rettrice dell’Università di Catania.