Dopo il successo a Sottodiciotto Torino Film Festival, esce al cinema il 25 gennaio, in occasione della Settimana della Memoria, il lungometraggio ARF scritto da Anna Russo, diretto da Simona Cornacchia e Anna Russo, prodotto da Genoma Films in collaborazione con Marguttastudios, Studio Panebarco, ShowLab, Digitoonz, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission e con il contributo selettivo del MIC.
ARF: trama
Tratto dal romanzo Il baffo del dittatore della stessa Anna Russo, ARF è la tenera storia di un neonato abbandonato a sé stesso durante l'incedere della seconda guerra mondiale. Tratto in salvo dalla cagnolina Bianca, che lo alleva come suo figlio insieme ad un gruppo di cani, Arf cresce felice e spensierato, imparando solo ad abbaiare, come un moderno Mowgli del XX secolo. Quando viene catturato dai soldati e condotto in un campo di concentramento, Arf porterà scompiglio in ogni dove con la sua innata purezza e bontà, sconvolgendo le regole del campo proprio nel giorno in cui il dittatore si presenta in visita per tenere un discorso ai soldati e alla nazione...
Contro l'atrocità della guerra, una storia dai toni dolci e delicati
ARF è un film capace di scaldare il cuore per la sua semplicità e purezza, una pellicola piacevole e spensierata, ispirante pace e serenità, grazie anche al tenue umorismo della sceneggiatura, sempre riguardoso della serietà dei temi trattati, come razzismo, reclusione e la sofferenza dei bambini durante la guerra. Una favola ricca di metafore e simbolismo, reso possibile anche grazie all'unione di animazione tradizionale in 2D con elementi in 3D, che immerge a piene mani nel dramma dell'olocausto, con un occhio pieno di speranza e di pace per l'avvenire, con l'augurio che bambini come Arf vengano al mondo sempre più spesso per rivoluzionare il corso della storia, anche solo nella finzione di un film, con la loro ingenuità, innocenza e genuinità.
Per il produttore Paolo Rossi Pisu "è stata la prima esperienza nel campo dell'animazione ma la storia di Anna Russo e i disegni di Simona Cornacchia ci hanno conquistato fin dal primo momento per la qualità artistica e la forza del tema affrontato".
I titoli di coda animati dai disegni dell’autrice scorrono su una canzone scritta da Tony Canto e Simone Cristicchi su musica di Tony Canto e interpretata da Simone Cristicchi.
Il progetto si inserisce a pieno titolo nelle iniziative che vengono organizzate ogni anno per il 27 gennaio, Giorno della Memoria.