Cinema e Teatro
George Dandin
George Dandin: elogio della confusione
Una farsa audace e moderna che strappa una risata amara
Gaia Ravazzi | 3 dicembre 2015

 

Dopo “Un marito ideale” al Duse, va in scena alla Corte una commedia che gioca sull’iterazione e, che non a caso, è tratta da una pièce teatrale di Molière intitolata George Dandin o il marito confuso.

La storia gioca su una serie di topos che si ripropongono tra marito e moglie: la scoperta di un adulterio, la convocazione di testimoni e la punizione da parte del marito della moglie fedifraga. La tragica farsa emerge tra i tentativi maldestri del giovane di smascherare la moglie e che, però, non hanno successo.La dinamica si ripropone senza sosta trasportando lo spettatore nel vortice della commedia, dove l’assurdo prende il sopravvento e lascia ampio spazio alle risate.

Atto dopo atto, tra un dejà-vu e un altro, Molière dà corpo a una commedia coinvolgente dove emergono temi quali la separatezza di genere e di casta, ma soprattutto la rivolta alle convenzioni sul matrimonio combinato.

Rappresentata per la prima volta nel 1668 davanti alla corte di Luigi XIV, viene riproposta per la prima volta in Italia al teatro Stabile la versione scritta da Valerio Magrelli.

La commedia diretta da Massimo Mesciulam andrà in scena fino al 6 dicembre alla Corte.Per ulteriori informazioni consultare il sito www.teatrostabilegenova.it

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