Il circolo dei lettori di Torino ha ospitato, nella mattinata di lunedì 30 novembre, la presentazione ufficiale della sedicesima edizione di Sottodiciotto Torino Film Festival.
Lo sfarzoso salone settecentesco, situato al secondo piano di via Bogino 9, è stato affollato da ascoltatori ''sopra i diciotto'', dimostrando come la manifestazione – ormai radicata nella cultura torinese - non sia solo appannaggio dei più piccoli.
Il tema di questa edizione sarà il ''mettersi in gioco'' ed è, come spiega Domenico Chiesa, direttore del Festival, un invito alla partecipazione attiva e all'espressione creativa, in netta contrapposizione alle spinte individualistiche di questo periodo sociale.
“I ragazzi se sono responsabilizzati si prendono la responsabilità -precisa Domenico Chiesa- È un po’ come dare un bisturi in mano ad un chirurgo.I ragazzi sono in grado di esprimere se stessi,di raccontarsi, usando strumenti a loro familiari come un computer o un tablet e lo fanno con la stessa perizia con cui un chirurgo adopera un bisturi.”
Mettersi in gioco significa proprio questo, sfidare se stessi e i propri limiti: in questo modo si è voluta celebrare la chiusura dell'anno di Torino Capitale Europea dello Sport.
Anche questa edizione del Sottodiciotto avrà titoli intriganti per la categoria ''prima visione’'; a partire dal 4 dicembre troveremo in sala, Perfect Day, prima opera in inglese del regista spagnolo Fernando Lèon de Aranoa e interpretato da Benicio Del Toro, e Victoria, una pellicola che arriva direttamente dal festival di Berlino dove si è aggiudicata l'Orso d'argento per il miglior contributo artistico.
Di notevole interesse sono anche i lungometraggi della categoria ''Temi più attuali'', nella quale troviamo un rockumentary, firmato HBO, sul dietro le quinte del primo tour mondiale di Jennifer Lopez, e Mozes, amletica black comedy diretta dall'ungherese Viràg Zomboràcz.
Per i più giovani, ma anche no, troviamo alcune perle nella categoria dedicata all'animazione d'autore, nella quale, tra i tanti titoli, spiccano Avril et le monde truquè, graphic novel ambientata in una Parigi grigia e ucronica in cui l'energia elettrica non è stata ancora inventata per la misteriosa scomparsa degli scienziati più dotati, e Tout en haut du monde, l'avventura di una giovane nobile russa che, per sfuggire a un matrimonio combinato, decide di partire per il Grande Nord alla ricerca di suo nonno esploratore, mai ritornato dall' ultima spedizione nell'Artico.
Tra le proiezioni speciali troveremo in sala Pasolini. Il corpo e la voce, film documentario scelto dal comitato del MiBACT per le celebrazioni del quarantennale della scomparsa dello scrittore. Il Sottodiciotto lo ripropone con l'intento di avvicinare anche le generazioni più giovani a una figura centrale della cultura italiana del Novecento.
Per la prima volta nella storia del festival, sono pervenute iscrizioni anche dall'estero: quest'anno saranno 182 i lavori realizzati che parteciperanno ai tre concorsi nazionali per le scuole (dell'infanzia, primaria e secondarie di I - II grado).
Insomma, la sedicesima edizione del Sottodiciotto Film Festival promette bene e sembra migliorare ogni anno che passa. Noi di Zai.Net aspettiamo le proiezioni citando, per buon auspicio, un pezzetto della canzone – un po' storpiata per l'occasione – presa da Tutti assieme appassionatamente: sedici anni sono una età stupenda.