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La consapevolezza dello stupro
Cos'è, come viene punito, quanto tempo è necessario per denunciarlo
Anna Maria Minaudo | 27 aprile 2021

Tutti conoscono il termine “stupro”, ma chi sa davvero cos’è? Esso è un delitto commesso da chi, usando la forza e/o le minacce, costringe una persona a compiere atti sessuali, non necessariamente completi, controvoglia. È stupro anche quando il partner costringe l’altro ad avere un rapporto ed è stupro se il partner non usa il preservativo a insaputa dell’altro. È stupro se il NO non viene preso in considerazione.

Prendere consapevolezza

Tra le notizie più recenti di stupro vi è quella - ancora in fase processuale - commessa da un gruppo di ragazzi, tra cui il figlio di Beppe Grillo. In attesa del processo, il garante del Movimento 5 Stelle ha difeso il figlio dalle accuse pubblicando un video sui social in cui portava come prova dell'innocenza del figlio il fatto che la denuncia da parte della ragazza fosse arrivata 8 giorni dopo i fatti presunti.  Le dichiarazioni sono di una gravità incommentabile, perché la denuncia comporta un'accettazione di quanto avvenuto che non è facile e scontata.  Spesso la mente umana cerca di autoproteggersi, negando e cercando di cancellare i ricordi peggiori.

Il caso di Valeria Fonte

Su Instagram, uno dei social maggiormente utilizzato dai giovani, ci sono diverse attiviste femministe che ricevono minacce di violenze sessuali solo perché parlano proprio di queste tematiche. C’è ad esempio Valeria Fonte, la quale tramite il proprio account di Instagram manda contenuti di cui pochi hanno il coraggio di parlare: i problemi che le donne si trovano ad affrontare nella società, tra cui le violenze sessuali. E poiché una donna che usa la propria voce fa paura, le hanno segnalato in così tanti l’account, che è stato disabilitato. Ma lei non si è fermata e ne ha creato un altro. Perché lei lotta per il suo diritto di parola, diritto che nessuno dovrebbe osare sopprimere.

 

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