Questo fine settimana nel Lazio si voterà per le Regionali. Zai.time, la prima trasmissione radiofonica nazionale partecipata da studenti e studentesse delle scuole superiori italiane, ha deciso di aprire i microfoni ai più giovani, come fa da 25 anni. Marco Colarossi, candidato al Consiglio Regionale con il Movimento 5 Stelle, ha preso parte al nostro dibattito raccontandoci le sue idee e la sua politica. Un'intervista dai giovani ai giovani per raccontare un'altra faccia della politica:
Che significa essere giovani nel mondo della politica?
Ho iniziato a far politica a 13 anni. Significa lottare ogni giorno più di quello che possono fare gli adulti. Spesso si usa la gioventù come arma d'accusa. Ma questo nella vita e non solo in politica. In politica ogni categoria necessita di una rappresentanza, quindi è importante che ci siano tanti giovani in politica. Fino a oggi se ne sono fregati tutti dei giovani.
Come sta andando la campagna elettorale?
Stiamo facendo una campagna elettorale persona per persona: bisogna sempre avere rispetto per ogni singola storia e ogni singolo elettore. Abbiamo costruito una bellissima squadra di giovani e meno giovani per sostenere Donatella Bianchi e sostenere il Movimento.
Ad oggi i giovani sono più vicini alla politica rispetto al passato?
Il tema è se la cittadinanza è vicina alla politica. Non è un problema solo dei giovani. Questo perché gli spazi della democrazia non sono più realmente presenti sul territorio. Bisogna riavviare il tessuto connettivo. Forse è la politica che parla in modo troppo complesso e lontano dai cittadini.
Come informarsi in tempo di elezioni?
Innanzitutto bisogna capire il funzionamento delle istituzioni e approfondire la politica anche a livello storico: non basta leggere i programmi elettorali ma bisogna vedere anche il passato dei partiti e dei singoli candidati.
Quali sono le tue idee per rimettere i giovani al centro?
Bisogna lavorare innanzitutto affinché il diritto allo studio sia effettivo: bisogna permettere a tutti di comprare i libri, avere luoghi per studiare, alloggi e mezzi di trasporto efficienti. La Regione deve assicurare borse di studio, buoni per acquistare libri e tecnologie, sconti sull'abbonamento ai mezzi di trasporto per gli under25 e posti alloggio per gli studenti. Ma non solo: bisogna dare spazi di progettazione ai giovani per stimolare l'imprenditoria giovanile, la creazione di associazioni, di gruppi di volontariato... fare in modo che i giovani possano essere supportati nel richiedere finanziamenti alla Regione.