«Il web è uno spazio di libertà straordinario che merita di essere tutelato e preservato. Per fare questo occorre concentrarsi su due concetti: consapevolezza dei rischi e responsabilità delle proprie azioni». Parola del capo della Polizia di Stato, Franco Gabrielli. Parole pronunciate durante la presentazione a Roma del libro Ombre sul web (Lastarìa Edizioni), una raccolta di 10 racconti ispirati a storie vere che hanno come soggetti le vittime di numerosi cyber reati. Nella sede della Federazione Nazionale della Stampa italiana, il sindacato unitario dei giornalisti, con Gabrielli anche gli autori del libro: Paolo Butturini, Giuseppe Cesaro, Roberto Sgalla e la psicologa e direttore tecnico superiore della Polizia di Stato, Cristina Bonucchi. Ombre sul web è il primo dei “Quaderni” realizzati da A mano disarmata, associazione che da anni organizza il Forum dell’informazione contro le mafie per diffondere la cultura della legalità e difendere il ruolo dell’informazione come presidio democratico e civile.
«Ricordate che le vostre azioni non sono mai neutre - ha detto il capo della Polizia davanti a una folta platea di studenti - di ogni post o foto che pubblicate sui social potreste essere chiamati a rispondere». Perché così come la tecnologia, «anche i criminali si sono evoluti». Hanno abbandonato i metodi tradizionali per le loro attività illegali e si sono spostati davanti ad uno schermo, colpiscono aziende o accedono ai dati sensibili delle persone.
«Informazione e legalità - ha osservato il segretario dell’associazione A mano disarmata e coautore del libro Paolo Butturini - sono due capisaldi della democrazia e della libertà. Con questo quaderno ci rivolgiamo ai giovani e alle famiglie con l’intento di fornire uno strumento di conoscenza e difesa».
L’ex prefetto Roberto Sgalla ha quindi invitato i ragazzi a «fare attenzione alle conseguenze delle azioni»: una su tutte lo scambio di immagini personali di nudo. Azione da evitare, anche se fatta con affetto alla persona di cui più ci si fida in quel momento. Secondo Gabrielli il tema non è tanto il codice penale, perché «chi sbaglia paga», ma le conseguenze negative che si possono produrre sulle vite degli altri. «Il fardello maggiore è quando le conseguenze delle nostre azioni sono pagate da altri fino anche alla decisione estrema di togliersi la vita».
I proventi del libro, impreziosito dai disegni di Alessandra Timofte, saranno destinati al Fondo assistenza per il personale della Polizia di Stato per il sostegno dei figli dei poliziotti affetti da gravi patologie.