Raccontare per informare, condividere o, semplicemente, per esistere. Quanto sono importanti le storie in ambito sociale ed educativo? Quanto aiuta conoscere il bagaglio culturale e personale delle persone con le quali dobbiamo interagire, che sia per un progetto scolastico o per un’iniziativa sociale? E se la scuola ripartisse proprio dalle storie, con metafore ed esempi di vita concreta, anche per fini didattici?
Roberto Latella, volontario di Arci Solidarietà e autore del testo “Navigare tra le storie. Metodologie narrative, metafore e relazione educativa”, in diretta radiofonica su Zai.Time, ne ha parlato, raccontando il suo libro, dedicato al potere educativo ed emotivo della narrazione.
A dare spunto al suo libro, edito dalla casa editrice Alpes, è stato anche il progetto, che lo ha visto coinvolto come coordinatore, “Strada Maestra”.
Le storie dei senza dimora al centro di “Strada Maestra”
Il progetto, con un camper stazionato per le strade di Roma, è nato con l’obiettivo di rendersi uno spazio aperto di condivisione e convivialità, in cui rintracciare competenze, esperienze, aneddoti e storie a partire da un caffè e un Sanpietrino, per decostruire luoghi comuni e stereotipi su chi vive in strada, per mettere in luce la ricchezza sociale e culturale di queste storie e non solo la loro dimensione drammatica.“Sono molti anni che lavoro con le narrazioni e Strada Maestra è stata un’esperienza che ha visto centrale il racconto dei senza dimora che abbiamo conosciuto grazie al progetto. Il libro parla di come utilizzare le storie in ambito sociale ed educativo per far emergere la soggettività delle persone. Si tratta di un libro di divulgazione per educatori, insegnanti e genitori, ma è anche un libro non specialistico aperto a chiunque. Parla di come ognuno di noi sia immerso in una dimensione narrativa, ma spesso non ce ne accorgiamo. Siamo come i pesci nel mare che si incontrano e si chiedono dov'è il mare. Siamo immersi costantemente nelle storie, ma non ce ne rendiamo conto”.
Latella: “La scuola ha perso l’importanza delle narrazioni”
Sul ruolo della scuola italiana in ambito narrativo Latella ha affermato: “Buona parte del libro è anche dedicato alla scuola e alla fatica che fa a recuperare le storie. La scuola usa poco il linguaggio narrativo e metaforico. Gli studenti dovrebbero imparare anche attraverso le storie. L’uomo primitivo narrava intorno al fuoco e la storia è sempre stata al centro.La scuola ha perso un po’ il filo delle narrazioni e a volte invece servirebbe anche per insegnare matematica: con aneddoti, storie e metafore i concetti diventano più facili da ricordare. Al mondo della scuola chiedo di riscoprire il sapore e il piacere della narrazione”.