Libri
Libreria Odradek, perché continuano a chiudere le librerie indipendenti
Il numero di librerie indipendenti in Italia infatti è calato di 261 unità negli ultimi otto anni secondo i dati riportati da Confcommercio
Benedetta Volpini | 12 gennaio 2023

Chiude il 6 gennaio, dopo 25 anni di attività commerciale, la libreria Odradek, situata nel centro di Roma. “Sono molto emozionato perché sono 25 anni di storia, metà della nostra vita, però dobbiamo dare retta ai numeri più che al nostro cuore e soprattutto puntiamo a chiudere senza debiti" ha dichiarato Davide Vender, uno dei proprietari, nel post di FaceBook nel quale i due hanno annunciato la notizia, illustrando in modo approfondito le ragioni di tale scelta. Nel corso del 2022 infatti i numeri della libreria erano calati inesorabilmente, il fatturato in diminuzione di 2000 euro ogni mese.

La storica libreria, il cui nome si ispira al celebre racconto di Franz Kafka “Il cruccio del padre di famiglia”, già nel 2017 aveva attraversato un momento di difficoltà economica. Con un debito di 20mila euro nei confronti della banca, era riuscita a riprendersi chiedendo l’aiuto della comunità tramite vari annunci social, che avevano portato alla creazione di un crowdfounding sostenuto da circa 230  persone."È sempre una tristezza una libreria che chiude, ma un po' me l'aspettavo. Io frequento questo posto anche per il mio gruppo di lettura e compravamo i libri, ma c'erano sempre pochissimi altri acquirenti"(notizie.tiscali.it): è il commento di uno dei clienti abituali della libreria, che con messaggi di vicinanza e di sostegno hanno accolto la triste, seppur non totalmente inaspettata, notizia.

Il numero di librerie indipendenti in Italia infatti è calato di 261 unità negli ultimi otto anni secondo i dati riportati da Confcommercio e per queste piccole attività è sempre più difficile sostenere le spese. Questo è causato non solo dal fatto che le piccole librerie si concentrano nei rioni centrali di Roma, luoghi ormai dediti interamente al turismo, ma anche e soprattutto dal processo di inesorabile digitalizzazione sociale. Muoiono anziani e accaniti lettori e non c’è il ricambio. Le nuove generazioni  non vivono più nella “civiltà della carta”(Davide Vender e Katia Sardo su instagram). Questo è infatti un tema che non riguarda solo Roma, ma tutto il paese. La società odierna sta perdendo l’abitudine, la passione per la lettura e la cultura, preferendo metodi d’intrattenimento superficiali e senza impegno.

 

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