È ancora possibile una buona politica? È il titolo e, contemporaneamente, il quesito che il collettivo Strade e pensieri per domani si pone nella scrittura di questo libro, un libro scritto da un gruppo di nove giovani, impegnati in diversi ambiti della società, per i giovani, con l'obiettivo di costruire insieme strade concrete e pensieri concreti per un domani migliore, un domani in cui la politica venga riscattata e vissuta come servizio per gli altri, "la risposta a una chiamata che coinvolge e compromette".
La politica da liberare
Attraverso una primaria analisi di tematiche che provocano e coinvolgono ciascuno in prima persona, dall'istruzione allo sviluppo sostenibile, dal pensiero globale alla nonviolenza attiva, dal pensiero autorevole della scienza a quello non autorevole della fake news (e altro ancora), l'opera propone soluzioni e riflessioni intrise di desiderio di concretezza e realismo, per innescare, nel lettore, una sempre maggiore presa di coscienza su temi che veramente contano, rimarcando costantemente l'importanza dell'Agenda Onu 2030 e i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile. Imprescindibile, dunque, una politica che necessita di rinnovare i suoi parametri divenendo sempre più globale, ma attenta anche agli interessi del locale, compiendo quei passaggi necessari per raffigurarsi come pensiero e azione in termini di comunità: "prendere parte ad associazioni, promuovere occasioni di formazione e confronto, educare e coinvolgere sono tutti i modi perché camminare insieme non più da soli". Insomma, una politica che si domanda: "Cosa possiamo fare qui e ora?", ma anche: "Cosa posso fare per il mio domani?", un domani, ben inteso, non solo mio, ma nostro, di tutti, un domani in cui la politica torni a essere ciò che deve essere: la ricerca e la cura del bene comune.
Riscattare la cultura politica
Un libro, in definitiva, scritto con lo scopo di restituire, secondo le parole del cardinale e vescovo cattolico italiano Oscar Cantoni, "piena dignità alla parola politica, togliendola dall'elenco delle parole "cattive""; un'opera che invita a non sfuggire all'impegno, a non dissociarsi, ma ad esporsi, informarsi, preoccuparsi e dibattere in nome della responsabilità politica, "riappropriandosi della bellezza di questa parola, recuperandone l'ampiezza del significato e di forme, di modalità e di livelli"; un'opera che insegna che il problema degli altri è il problema di tutti in quanto "la forma più matura della politica è la costruzione della democrazia". Democrazia, potere del popolo, potere di tutti e che interessa a tutti.