L’educazione è il presupposto fondamentale per la libertà e lo sviluppo di ogni essere umano”. Ponendo l’accento sull’importanza al diritto allo studio come strumento efficace per la parità di genere e il rispetto dei diritti individuali, Gino Cecchettin, il papà della giovane studentessa universitaria Giulia – uccisa a novembre scorso dall’ex fidanzato- ha aperto il suo toccante discorso tenutosi a Padova, il 16 aprile scorso, durante le Giornate Nazionali del Diritto allo Studio, organizzate da ANDISU.
La sua presenza, fortemente voluta anche da Esu di Padova – ente territoriale che ha ospitato il main event delle GNDSU anche per una questione simbolica, essendo la città dove studiava Cecchettin – ha rappresentato l’occasione per riflettere sul tema della parità di genere e il contrasto alla violenza nei confronti delle donne, argomento scelto come tematica centrale della serie di eventi e incontri promossi durante le Giornate Nazionali sia a livello nazionale che regionale.
Alla presenza di rappresentanti universitari e del mondo del diritto allo studio, Gino Cecchettin, prima di leggere una toccante lettera rivolta alla figlia, nel suo discorso ha posto l’attenzione sull’importanza della formazione per contrastare le discriminazioni e garantire uno sviluppo libero e consapevole della personalità dei giovani: “Giornate come queste danno l’opportunità ai ragazzi di conoscere iniziative utili e confrontarsi sulle sfide da affrontare insieme. Come papà di Davide, futuro studente universitario, e di Giulia ed Elena, neolaureate, ritengo che il diritto allo studio sia di fondamentale importanza perché penso che l’educazione sia il presupposto per lo sviluppo di ogni essere umano. Dobbiamo insegnare ai ragazzi a seguire i loro talenti e passioni, garantendo loro il benessere personale e una qualità di vita dignitosa essendo studenti”.
Gino Cecchettin è stato invitato anche per parlare del suo libro “Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia” (distribuito in sala fra i vari rappresentanti del diritto allo studio) e ha ricordato, in un toccante discorso, come alla giovane ragazza “sia stato tolto il diritto a essere libera in quanto donna”. Il libro è una delle tante attività che Cecchettin ha realizzato insieme ad altri progetti per contrastare gli episodi di violenza nei confronti delle donne ed educare le giovani generazioni al rispetto delle libertà individuali. Fra le proposte avanzate da Cecchettin anche quella di stimolare le giovani studentesse a non proseguire gli studi solo per avere l’opportunità di avere le carriere dei loro sogni, ma anche così per garantirsi l’autonomia economica, altro fattore importante sul tema della violenza di genere. Cecchettin ha lanciato un invito alle Università e agli enti preposti nel contrastare il gender gap, sollecitando anche le ragazze a studiare le materie STEM che al momento hanno più opportunità di lavoro e per abbattere così gli stereotipi di genere ancora presenti nella nostra società che contribuiscono alle discriminazioni e, nei casi più gravi, al verificarsi dei fenomeni di violenza.
ANDISU ha scelto di promuovere ogni iniziativa di sensibilizzazione nei confronti del tema organizzando non solo l’ incontro dedicato a Padova, che si inserisce in una cornice di eventi e attività che hanno lo scopo di abbattere le differenze e gli stereotipi di genere, ma anche di offrire concrete opportunità di crescita educativa e professionale agli studenti tramite i servizi già attivi territorialmente. I vari enti del diritto allo studio regionali stanno infatti attivando o hanno già attivato non solo sportelli di ascolto e supporto psicologico, ma anche promosso webinar, incontri e dibattiti partecipati con esperti per sensibilizzare sul tema della parità di genere. Concretamente il diritto allo studio è un diritto che, nella sua essenza, abbatte le disparità, promuovendo la libertà di espressione e di crescita di ogni singolo individuo.
Incontri come quello realizzato a Padova, con la presentazione anche del libro di Gino Cecchettin, rappresentano per ANDISU l’occasione per riflettere insieme sulla tematica, affrontare le sfide e le soluzioni in sinergia e, allo stesso tempo, tenere accesi i riflettori su una tematica che riguarda tutti, non solo i giovani.