È alle batttue finali il progetto Rinate - Oltre il femminicidio, la mostra di Stefania Prandi che coinvolge undici scuole secondarie di primo e secondo grado in tutta Italia.
Il progetto, promosso dall’associazione Rea (Reagire alla Violenza), in collaborazione con Fondazione Vodafone e Fondazione Media Literacy, si pone l’obiettivo di portare negli istituti delle testimonianze concrete di lotta agli stereotipi negativi e alle giustificazioni dirette o indirette delle violenze di genere.
La mostra è approdata il 20 novembre, nella sua nona tappa, al Liceo Laura Bassi di Bologna, dove sono intervenuti Luca Lovisetto, giornalista di Fondazione Media Literacy, Marco Tansini di Fondazione Vodafone, Stefania Prandi, autrice della mostra, e Elena Muscarelli di WeWorld che ha realizzato un'attività nella quale ha chiesto a ragazze e ai ragazzi di scrivere sui post-it frasi di violenza di genere all’interno di un discorso sulla decostruzione della violenza strutturale che parte dal linguaggio e da comportamenti che riteniamo accettati.
I podcast degli studenti e delle studentesse riguardanti la ricezione della mostra e del lavoro svolto con i giornalisti di Fondazione Media Literacy sono disponibili su Radio Jeans. Dopo Bologna, la mostra terminerà il suo viaggio il 21 novembre a Parma, al Liceo artistico Paolo Toschi, mentre il 22 novembre alle ore 12.00 presso la sede del Parlamento Europeo, Spazio Esperienza Europa David Sassoli in Piazza Venezia, 6C a Roma si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto – mostra fotografica di Stefania Prandi, Rinate – Oltre la violenza.
Durante l’evento sarà presentato l’esito dell’inchiesta svolta nelle diverse scuole dove è stata portata la mostra sugli stereotipi e le giustificazioni alla violenza di genere.