Non tutti i bastardi sono di Vienna
Loretta Cavallaro, Mind, Roma | 16 ottobre 2011
Un punto di vista originale sulla Prima Guerra Mondiale. La storia è raccontata in prima persona da Paolo, un diciassettenne che nell’ultimo anno del conflitto conosce per la prima volta l’amore, la gelosia, la vendetta, e capisce che vincitori e vinti sono lo stesso impasto di eros e morte, uguali nella stessa tragedia. Così il ragazzo si fa uomo, mentre l’Italia sconfitta prepara la riscossa.
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