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Io sono l'ultimo. Lettere di partigiani italiani
Redazione di Roma | 14 aprile 2014

Oltre cento lettere piene di amore, amicizia, di odio e violenza. I partigiani, prima di tutto, erano giovani. Si innamoravano, scoprivano di avere paura e coraggio. In queste lettere, raccolte con la collaborazione dell'Anpi, i testimoni viventi della Resistenza raccontano le torture, le bombe, i rastrellamenti. Ma anche la nascita di un bambino, un bacio mai dato, il piacere di mangiare o ridere in classe del Duce.

“Ai ragazzi nelle scuole dico: guardate, sono rimasto solo io. Allora diventano più interessati ancora. Io sono l'ultimo».
Marcello Masini «Catullo», Firenze, 1925, artigiano

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