Mondo
Salti contro la fame
La tradizionale Corsa organizzata da Azione contro la Fame
Redazione | 11 maggio 2021

Insegnare scienze motorie in pandemia significa doversi reinventare senza però stravolgere del tutto una materia che nasce pratica e che soffre enormemente le restrizioni e la didattica a distanza. Il Professor Emanuele Sangalli, insegnante di scienze motorie all’Istituto Superiore Betty Ambiveri di Presezzo, in provincia di Bergamo, ha trovato il modo di “reinventare tutta l’attività coniugando la pratica e la parte culturale dello sport. Ho cercato di non far dimenticare che la peculiarità della materia è la parte pratica – ci racconta - Quindi ho fatto delle proposte di attività e le verifiche le ho fatte attraverso dei video che i ragazzi dovevano farsi mentre praticavano gli esercizi a casa”. E con lo stesso obiettivo ha deciso di far aderire tutte le 53 classi del suo istituto alla Corsa contro la Fame, il progetto gratuito aperto a scuole Primarie e secondarie di primo e secondo grado con l’obiettivo di responsabilizzare i ragazzi verso tematiche sociali, con attenzione al problema della fame nel mondo. Lo scopo finale è quello di sensibilizzare e raccogliere fondi attraverso lo strumento dello sport.

Perché ha scelto di aderire al progetto?

La proposta abbina sport e solidarietà: due aspetti fondamentali per la crescita umana di ciascuno. Le adesioni sono state molto numerose sin dall’inizio, sia da parte dei ragazzi che dei genitori e dei colleghi. È stata un’esperienza molto gratificante per tutti. Negli anni è stato un crescendo tant’è che siamo riusciti a raccogliere cifre significative.

Come vi siete organizzati in pandemia?

L’anno scorso abbiamo aderito comunque e ci siamo inventato una modalità diversa: invece della corsa abbiamo fatto i salti contro la fame, collegandoci online e facendo jumping jack (abbiamo usato come moltiplicatore il numero di saltelli invece dei giri di corsa). Quest’anno ho voluto coinvolgere tutte le 53 classi del nostro istituto anche come educazione civica. I ragazzi di quinta hanno creato le pagine per la raccolta del crowdfunding. Abbiamo quasi completato gli interventi con la formatrice e stiamo entrando nella parte pratica del progetto, in cui i ragazzi creeranno video, slogan e foto.

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